Un uscita a vuoto, il fatidico braccino del tennista, paura di vincere. Il Napoli sceso in campo all’Olimpico nella sua peggiore versione, proprio quando tutti i presupposti richiedevano una prestazione fatta di grinta, piglio e cattiveria agonistica.
Difficoltà – Tanti i giocatori in ombra nella sfida di stasera, in avanti a salvarsi sono solo un Gabbiadini ad oggi imprescindibile e De Guzman. Assente non giustificato il centrocampo partenopeo e fatali le disattenzioni difensive. Strinic praticamente surclassato per tutto l’arco della gara da Bruno Peres e dai maniacali raddoppi sugli esterni dei centrocampisti granata. Pochissima lucidità per il croato che in complicità con Albiol non riesce a tamponare il sesto sigillo di Glik in campionato che regala agli uomini di Ventura i tre punti. Nella, pesante, battuta d’arresto dei partenopei vive di oscurità propria la prestazione di un altro elemento della retroguardia, spesso agli onori della cronaca con prestazioni di ottimo livello e con un rendimento a tratti sorprendente: Kalidou Koulibaly. Il francese è il peggiore in campo della sfida di stasera.
Confuso – Pronti via ed è subito sofferenza, Bruno Peres scodella un insidioso pallone in area ed è il prologo di una serata che racchiuderà momenti difficili. Il Torino trova difficoltà a sfondare ma l’ex difensore del Genk è spesso impreciso anche quando c’è da sbrogliare la fatidica matassa in situazioni complesse area di rigore. Spesso in affanno è costretto al fallo, poca lucidità e confusione che risultano decisive in occasione dell’inopinabile disimpegno che regala il decisivo corner ai granata. Una serata da dimenticare, necessario ritrovare il giusto equilibrio e ripartire, mercoledì c’è l’ennesima sfida decisiva.