La partita di ieri sera giocata all’Olimpico contro la Lazio può essere vista come un’epitome della stagione di Dries Mertens. Grandi giocate, ma anche qualche incomprensione di troppo. Il folletto belga non è certamente ai livelli della scorsa stagione, ma ha il genio e la classe dalla sua che davvero potrebbero fargli fare il definitivo salto di qualità.
ALTI – Non è tutto da buttare però, anzi. In stagione l’ex PSV ha totalizzato 5 gol e 7 assist in 33 presenze. Con i cambi di direzione è micidiale. Anche le intuizioni a volte sono davvero da grande giocatore. Ultima quella di ieri sera quando con la coda dell’occhio ha visto il taglio di Higuain mettendolo a tu per tu con Berisha. Insomma, l’estro e la genialità ci sono. C’è anche l’attenuante del bruttissimo infortunio procuratosi in nazionale, che lo ha costretto a stare lontano dai campi di gioco, ma Napoli si attende di più da lui. C’è stato un periodo positivo, quando ha totalizzato tre assist in tre partite consecutive: contro Cesena, Juventus e Lazio in campionato. Il ragazzo ha il carisma dalla sua: ha dichiarato di guardarsi allo specchio tutte le mattine e di essere fiero di come sta giocando.
BASSI – Non può non venire alla mente il calcione rifilato a Missiroli nella sfida interna contro il Sassuolo il 23 febbraio. Oppure i due rigori di fila sbagliati. Sono sintomi del periodo difficile che il giocatore belga sta cercando di mettersi alle spalle. Sono state molte le partite che si sono concluse in maniera anonima. Serve uno scossone alla stagione del numero 14. Tra breve rientrerà anche Insigne e deve essere un motivo in più per cercare di convincere Benitez di meritarsi il posto da titolare. E’ convinto però delle potenzialità della squadra. Vista la trafila di partite in arrivo c’è bisogno anche del talentino belga. Serve continuità, per provare a rialzare la testa e per spingere i partenopei verso palcoscenici prestigiosi. Napoli chiama, Mertens risponderà?
Francesco Vassura