Il pareggio che il Napoli ha colto contro l’Inter ha lasciato i tifosi partenopei con l’amaro in bocca, la rimonta subita dalla squadra nerazzurra fa veramente male e mette in copertina il protagonista che non ti aspetti: Henrique Buss. Il brasiliano infatti è stato croce e delizia in questa partita facendo una bella gara per settanta minuti, così come il resto della squadra, ma risultando decisivo, in negativo, nel momento cruciale del match.
La prima parte di gara è stata veramente ben condotta: attento sulla fascia e bravo nell’appoggiare la manovra, il cross per la rete di Hamsik poi è una vera propria perla, solo da spingere in rete (cosa che non accade quando sull’out destro giocano i vari Maggio o Mesto, che non hanno lo stesso piede educato come quello dell’ex Palmeiras). L’Henrique dei primi 70 minuti ha seriamente ricordato il calciatore che lo scorso anno era arrivato a gennaio e che a suon di prestazioni di era preso il ruolo di titolare sulla fascia.
Poi però, dopo la rete di Palacio, la musica è cambiata e purtroppo Henrique è affondato insieme a tutto il Napoli. Santon aveva già dato segnali importanti imperversando un paio di volte sulla corsia con il brasiliano che appariva in evidente difficoltà, poi la frittata: palla imbucata centralmente con Palacio che si divincola dalla marcatura e stoppa in area, Henrique allunga una mano galeotta e strattona per il collo l’attaccante nerazzurro con Koulibaly a pochi centimetri pronto a chiudere. L’attaccante interista accentua notevolmente la caduta ma il rigore può starci, così come l’espulsione.
Chiaro, le colpe di questo pari non sono da ascrivere tutte ad Henrique, ma una maggior tranquillità o una maggiore attenzione in un momento così delicato avrebbero potuto evitare la beffa finale. L’ex Palmeiras resta comunque una degna alternativa sulla fascia destra dove stranamente si esprime meglio rispetto a quando gioca centrale. Azione del rigore docet.
RIPRODUZIONE RISERVATA