Sono ormai lontani i tempi in cui Sinisa Mihajlovic, col suo mancino fatato, era un cecchino infallibile su calcio piazzato da qualsiasi posizione. Adesso che ha appeso le scarpette al chiodo ed ha indossato la giacca elegante dell’allenatore, però, sembra aver spostato il proprio mirino sulle panchine dei colleghi allenatori.
Nelle ultime due giornate di campionato il dato è rilevante, inappellabile; il serbo ha infatti portato all’esonero gli uomini alla guida delle ultime due squadre che ha affrontato con la sua Sampdoria. La prima vittima è stata Stefano Colantuono, allenatore dell’Atalanta. Un esonero che è parso subito come inaspettato; i bergamaschi non se la passavano certamente benissimo, ma sollevare dall’incarico un personaggio storico dell’ambiente ha stupito tutti gli addetti ai lavori. Fatto sta che l’allenatore romano, dopo essere stato sconfitto in casa dalla Samp e da Mihajlovic, ha fatto le valigie ed è stato accompagnato alla porta per far spazio all’ex Napoli Edy Reja.
Fin qui nulla di davvero particolare ma 6 giorni dopo la sfida con l’Atalanta, ovvero sabato scorso, arriva a far visita all’allenatore serbo Gianfranco Zola con il suo Cagliari al terzultimo posto. La storia si ripete, i genovesi affondano i sardi e due giorni dopo Mihajlovic fa da usciere per The Magic Box e da il (ri) benvenuto a Zeman in casa rossoblu.
Sinisa si è trasformato dunque, nell’ultimo periodo, in un giustiziere che non perdona le proprie vittime. Attenzione adesso al suo prossimo avversario, dal nome altisonante; trattasi di Rudi Garcia che ha un bel contratto con la Roma ma che viene da un periodo non proprio ricco di rose e fiori. I capitolini non hanno mai nascosto l’ammirazione per Mihajlovic, tra l’altro ex giocatore giallarosso; che il serbo, dopo essere passato dalla Roma alla Sampdoria da giocatore, potrebbe fare ora il percorso inverso da allenatore? Staremo a vedere il seguito delle vittime del Giustiziere di Vukovar.