Le due facce della difesa azzurra, perforatissima in Italia ma poco battuta in Europa

È una difesa sempre più perforata quella del Napoli di Benitez. Con le due reti subite contro l’Inter salgono a 33 le volte in cui uno tra Rafael o Andujar è stato costretto a raccogliere il pallone in fondo al sacco. Due goal arrivati più per errori propri che per meriti particolari degli avversari; una carambola ha permesso a Palacio di riaprire l’incontro, un’ingenuità di Henrique è costata al Napoli la vittoria.

DODICESIMI – Numeri impietosi per la retroguardia partenopea, infilata trentatré volte nel solo campionato. Quella azzurra è la dodicesima retroguardia della Serie A: hanno fatto peggio soltanto Inter (34), Udinese (34), Atalanta (37), Verona (46), Cesena (47), Parma (47) e Cagliari (49). Persino il Chievo Verona, che viaggia a ridosso della zona retrocessione, ha incassato meno reti del Napoli (30). Numeri mediocri, considerato che ad oggi sono 45 i goal rimediati dal Napoli nell’arco dell’intera stagione con i quattro in Champions, tre in Europa League, tre in Coppa Italia e due in Supercoppa italiana.

MEZZORA DA INCUBO – Non è un segreto che contro l’Inter il Napoli abbia iniziato a soffrire dopo la rete del raddoppio messa a segno da Higuain. Il guizzo di Palacio è stata la conseguenza dei nove minuti d’assedio prodotti dalla squadra di Mancini. Alla truppa di Benitez resta l’amaro in bocca per una vittoria gettata al vento negli ultimi minuti, l’ennesima per quella che è ormai una costante. Il Napoli è la squadra che ha incassato di più negli ultimi trenta minuti: ben 13 goal. Molti i punti persi a causa di ingenuità che hanno portato gli azzurri a subire alcune rimonte, le più note contro Palermo e Cagliari. Potrebbero essere diversi i fattori: una mancanza di maturità che è stata il flagello del contingente azzurro in questa stagione, ma anche una stanchezza che deriva dai numerosi impegni e che viene a galla negli ultimi venti-venticinque minuti. In questa fase del match vitale importanza acquisiscono i cambi, e Benitez sembra averli sbagliati negli ultimi incontri: ingenuo è sembrato l’avvicendamento tra Mertens e De Guzman appena dopo il 2-1 firmato da Palacio.

EUROPA LEAGUE – Prossima occasione per riscattare il deludente pareggio contro l’Inter è l’andata degli ottavi di Europa League, una competizione in cui la difesa del Napoli ha brillato, un po’ per la rapidità degli azzurri nel mettere in ghiaccio le partite, un po’ per il livello non troppo elevato degli avversari. Fatto sta che la retroguardia azzurra nella seconda competizione continentale ha incassato appena tre reti. Indolore quella di Husbauer a settembre, con il Napoli che riuscì comunque a battere lo Sparta Praga, ben più dolenti le due rimediate sul campo dello  Young Boys (2-0 per gli svizzeri). Per il resto, sei partite a reti involate, un bottino niente male. È da questo dato che il Napoli dovrà ripartire per battere la Dinamo Mosca e tornare a vincere. Ma per farlo serve anche una difesa imperforabile, cosa di cui il Napoli – per ora – non dispone.

Vittorio Perrone

 

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