Il noto giornalista e tifoso romanista Giancarlo Dotto, è intervenuto nella trasmissione di Italia 1 “Tiki Taka” commentando gli striscioni dell’Olimpico apparsi durante Roma-Napoli, criticando fortemente le parole dell’avvocato Angelo Pisani, legale della famiglia Esposito. Ecco quanto evidenziato da SpazioNapoli:
“Gli striscioni comparsi sabato allo stadio sono inguardabili, massima solidarietà alla mamma di Ciro che ha dovuto subire pure questa mortificazione. Però bisogna fare un appunto alla signora che ogni tanto fa alcuni commenti assolutamente fuori luogo. A cosa mi riferisco? Alle sue dichiarazioni riguardanti Totti dopo Juventus-Roma, quando disse che le parole del capitano giallorosso (“la Juve dovrebbe giocare un campionato a parte visto quanto viene aiutata“, ndr) avrebbero potuto creare violenza tra i tifosi. Questa è una frase impropria. Alla signora Leardi non può essere concesso di dire certe cose.”
“Il comunicato della Roma è giusto sia nei contenuti che nei tempi, mi sembra che la posizione della società sia chiara“. A questo proposito si accende una discussione con la collega giornalista Francesca Barra: “I familiari di una persona morta hanno tutto il diritto ed il dovere di impegnarsi affinché le cose cambino, inoltre i proventi del libro sono davvero effimeri per pensare a quanto scritto, ovvero lucrare. Mi chiedo poi perché la Roma non abbia preso posizione contro quegli striscioni vergognosi, il comunicato emesso dalla società è qualcosa di poco e fatto pure male.”
Continua poi Dotto: “L’avvocato Pisani? All’inizio, quando ho sentito che ha generalizzato su tutta la città di Roma e quando ha chiesto che la società giallorossa fosse penalizzata, ho pensato che si trattasse di una sorta di parodia. Queste frasi sono accomunabili agli striscioni della Curva Sud, creano violenza. C’è grandissima differenza tra le belle parole usate dalla mamma di Ciro subito dopo la partita e quelle del legale della famiglia Esposito. È inammissibile che qualcuno faccia certe affermazioni, questo non è un avvocato ma un teppista!“.
Chiosa finale sull’episodio della mancata espulsione di De Rossi, giudicato un grave errore dall’ex arbitro Graziano Cesari: “Rispetto il giudizio di Cesari ma questa volta si sbaglia, quella non può essere espulsione. Se l’arbitro (Rizzoli, ndr) avesse ammonito ancora De Rossi lasciando in dieci la Roma, avrebbe rovinato un bellissimo match. Si è trattato di buon senso“. “Nessun buon senso, ma semplicemente paura di applicare il regolamento”, la replica di Graziano Cesari.