Le pagelle di Napoli – Fiorentina: al San Paolo ritorna il vero Napoli, viola schiantati

Andujar 6: Una domenica avara di apprensioni per l’argentino, che appare comunque preciso e concentrato quando chiamato in causa, soprattutto in uscita.

Strinic 6: Padrone dell’esterno mancino, costruisce con Mertens una corsia tutta velocità e tempi precisi. Attacca e accorcia con uguale rendimento, non lasciando spazio a sbavature. Minimi gli spazi concessi a Salah e compagni, spesso propositivo nel supportare il belga in avanti.

Koulibaly 6: Forza fisica e anticipo, una prestazione tutta grinta, anche troppa in alcuni frangenti, ad annullare completamente l’offensiva degli uomini di Montella.

Albiol 6,5: Attento , precisoe concentrato, zero i varchi concessi all’attacco viola sia nella prima che nella seconda frazione di gara, guida la retroguardia con decisione e intelligenza tattica. Gomez viene ridotto dallo spagnolo a mera comparsa.

Maggio 6: Tantissima corsa a macinare la fascia destra, dalle sue parti non si passa praticamente mai, una vera certezza per tutti i novanta minuti di gara. Poco preciso quando arriva a rimorchio in fase offensiva, ma il supporto è costante.

Gargano 7: Piglio combattivo riprendendo lo spartito del miglior Gargano d’annata. Lotta a tutto campo su ogni pallone supportando i compagni con costanti raddoppi. Un argine perentorio dinanzi al palleggio della squadra di Montella, bene anche quando c’è da far ripartire l’azione.

David Lopez 6,5: Meno appariscente del compagno di reparto ma ugualmente importante nel limitare le fonti di gioco avversarie. Tiene bene la posizione in fase di non possesso, sempre attento nelle chiusure, ordinato nel dettare i tempi a metà campo.

Mertens 7: Per larga parte della contesa è l’assoluto punto di riferimento in avanti per i partenopei. Rapido e guizzante, reattivo e sempre propositivo. L’arma in più degli azzurri in un primo tempo dove agisce da regista offensivo con licenza di far male. Chirurgico il destro a giro con cui sblocca il risultato, molto importante anche il lavoro di supporto a Strinic sulla sinistra dove la spinta viola viene praticamente annullata.

(Dal 79′ Zuniga: sv)

Gabbiadini 6: Tanto l’impegno profuso tra le linee, un’ora di gioco contraddistinta da sportellate costanti con la retroguardia fiorentina, cerca spesso i compagni allestendo interessanti trame di gioco offensivo, trova però pochi varchi e quando innesca il mancino a giro ad inizio ripresa lo vede sibilare di pochissimo a lato.

(Dal 63′ Hamsik 6,5: Un goal sfoggiando il meglio del suo repertorio, inserimento tra le linee senza palla e tocco a superare Neto e a scacciare i fantasmi dal San Paolo, mettendo la gara sui binari della tranquillità. Mezz’ora su grandi livelli, da vero Hamsik, dando nuova linfa alla manovra partenopea negli ultimi venti metri)

Callejon 7: Il ritorno di Calleti, per settanta minuti tantissima corsa e gamba dei tempi migliori ma ancora troppo contratto in avanti. Poi il tocco morbido ad illuminare l’inserimento di Hamsik per il 2-0, allo scadere il sigillo su imbeccata di Insigne che scaccia via il momento no dello spagnolo, a secco dalla gara contro il Cesena, scaricando rabbia e tensione. Bentornato

Higuain 6: Quel tiro carico di potenza palesemente oltre la linea, ma non visto dall’assistente di porta, è il più grande spot per la goal line tecnology che sarà introdotta dalla finale di Coppa Italia. Un goal meraviglioso che non andrà a statistica. Prestazione di cuore, ancora non da vero Pipita, non sempre prolifico di giocate per i compagni e freddo sotto porta, come quando non approfitta di una topica di Savic perdendo il tempo giusto a tu per tu con Neto sull’1-0 ad inizio ripresa.

(Dal 75′ Insigne 6,5: Più di un quarto d’ora di certo non in punta di piedi. Subito in partita, impatta benissimo sull’incontro creando subito apprensioni alla difesa avversaria. Spina nel fianco costante, serve un assist al bacio a Callejon, ricreando quell’intesa che aveva fatto le fortune azzurre e interrotta forzatamente.)

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