Per affrontare una squadra vigono generalmente due correnti di pensiero: utilizzare un atteggiamento speculare o una tattica diametralmente opposta. Esempio pratico: una squadra che attacca può essere attaccata a sua volta facendo maggior leva sull’attacco. Un adagio che si abbina perfettamente al match che domani sera vedrà il Napoli impegnato a Cagliari.
SFIDA ALL’ATTACCO – È negli interessi precipui del Napoli e di Benitez. Continuare sulla strada intrapresa dopo il match contro le due squadre della Capitale. Proprio in quelle partite l’attacco era venuto a mancare. Sconfitta a reti bianche sia contro la Roma che contro la Lazio. Corollario: ritiro della squadra. La situazione è cambiata dal match della scorsa domenica. È stata una settimana ricca di gol: ben 7 segnati a fronte del solo gol subito da Bendtner. Un bottino davvero invidiabile, soprattutto commisurandolo al valore delle avversarie sfidate dal Napoli nella suddetta settimana.
CONTRO ZEMAN – Il maestro del gioco offensivo, se ce n’è uno. Da sempre poco avvezzo a curare la fase difensiva, un aspetto di indubbio vantaggio per il Napoli. Pressare subito gli avversari. Dimostrare la stessa cattiveria agonistica vista contro Fiorentina e Wolfsburg. Il Napoli ha dimostrato che quando la partita si mette subito in discesa, riesce ad esprimersi al meglio. All’andata con i sardi ci fu un rocambolesco 3-3, con il Napoli che sembrava aver archiviato la pratica, salvo poi vedersi raggiungere da una doppietta di Farias. Le cose sono cambiate da allora, ma adesso l’imperativo è non fermarsi.
Francesco Vassura