Ranking Uefa, quando l’Europa League incide più della Champions: il Napoli sogna la seconda fascia

La Champions ha un fascino particolare. Quella musica, i migliori club del mondo, il paradiso del calcio. Spettacolo. E l’eliminazione ai preliminari quel maledetto 26 agosto 2014 ha provocato una ferita profonda, da ricucire con pazienza, passo dopo passo. Risultato dopo risultato. Ma, seppur un’immensa delusione, ha dato vita ad un cammino eccezionale del Napoli in Europa League. Un andamento in Europa che mancava dai tempi di Maradona, da quel fatidico 1989, anno in cui gli azzurri alzarono al cielo la Coppa Uefa, primo ed unico grande trofeo internazionale del club partenopeo (se escludiamo la Coppa delle Alpi nel ’66 e quella italo-inglese nel ’76).

IL SOGNO – Il Napoli è lì, ad un passo dal miracolo. Ad un passo dal coronamento di un sogno. In semifinale di Europa League, una competizione a volte bistrattata, ma in realtà una vetrina molto importante. In semifinale con il Dnipro, avversario abbordabile, ma non da sottovalutare. Dopo aver sconfitto una delle candidate principali al titolo – il Wolfsburg – l’entusiasmo e la convinzione è tanta. Il 7 e il 14 maggio gli uomini di Benitez potranno scrivere la storia. Una storia da completare il 27 maggio in Polonia, a Varsavia.

RANKING – Ma l’Europa League, oltre ad essere una grande occasione per affermarsi in campo europeo, rappresenta una svolta in chiave ranking. Il Napoli ha infatti raggiunto il record di punti – 24.663 – superando anche la fruttuosa stagione 2011/2012 (21.271) in cui la squadra dell’ex Mazzarri superò il “girone della morte” con Bayern, City e Villareal, e venne eliminata agli ottavi dai futuri campioni del Chelsea, dopo aver assaporato per qualche giorno i quarti. Il motivo? La possibilità di arrivare più in avanti ha consentito di accumulare un punteggio decisamente cospicuo. E se il passaggio dei gironi in Champions procura un bonus maggiore, le vittorie alle fasi finali valgono lo stesso. Inoltre dai quarti in poi la situazione si equipara totalmente (1 punto bonus a squadra). Non sono rari, infatti, i casi in cui la vincente dell’Europa League abbia conquistato più punti di altre big della Champions. Basti pensare che il Napoli, quest’anno, ha raccolto di più di Chelsea, Psg  e Atletico Madrid, ed è ottava nella graduatoria 2014-15.

LA SECONDA FASCIA – Eloquente è il balzo dalla 31esima alla 21esima posizione nella classifica assoluta del ranking. Un salto di dieci scalini che permette al Napoli di affacciarsi al tavolo delle grandi del calcio europeo. E non è finita qui. Con una doppia vittoria con il Dnipro e conseguente passaggio del turno avanzerebbe di altri  5 punti, portandosi al 16esimo posto. Senza considerare l’eventuale vittoria del trofeo che farebbe schizzare gli azzurri ancora più su. E nel caso di qualificazione in Champions, il club di De Laurentiis vede avvicinarsi la possibilità di finire in seconda fascia. La nuova riforma della Uefa per le teste di serie (Clicca qui) ha complicato le cose, ma il raggiungimento della top 15 e l’esclusione di Dortmund e probabilmente Schalke dalla prossima Champions potrebbero giovare in tal senso. La qualificazione soltanto in Europa League, invece, renderebbe i partenopei certamente, come quest’anno,  testa di serie nel girone. Il Napoli semina per il futuro ed è lì tra le padrone del continente.

@AndreaGagliotti

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