L’inizio di campionato per Miguel Angel Britos non è stato certo dei più esaltanti. Complice lo stato di forma psico-fisico della squadra e i troppi gol presi, i tifosi napoletani non gli hanno perdonato alcune sue disattenzioni che sono costate al Napoli punti preziosi. Con il tempo però l’uruguaiano è venuto fuori ed ora è un punto fermo dello scacchiere di Benitez.
GERARCHIE SCALATE – Britos è riuscito a conquistarsi un posto da titolare grazie alle sue prestazioni convincenti. A farne le spese è stato Koulibaly che si è dovuto accomodare molto spesso in panchina in questo periodo visto lo stato di forma del difensore ex Bologna. All’alba di questo campionato Britos è stato adattato anche come terzino sinistro, soprattutto nel periodo di assenza di Ghoulam per la Coppa d’Africa e prima dell’arrivo di Strinic. Il grossolano errore in casa contro l’Udinese in campionato, con la complicità di Rafael, sembrava averlo tagliato fuori definitivamente dalle scelte del tecnico spagnolo ma Britos è riuscito a riconquistarsi la fiducia di una piazza come Napoli che difficilmente torna sui suoi passi dopo aver giudicato un calciatore.
PROPENSIONE EUROPEA – L’esperienza è sicuramente una delle armi che ha convinto Benitez a preferire Britos in più di un’occasione a Koulibaly. Di fatti, in Europa League l’uruguaiano è stato impiegato quasi sempre e nella fase ad eliminazione diretta può contare su cinque presenze su sei gare con la perla della prestazione di Wolfsburg dove, complice anche lo stato di grazia della squadra, è riuscito ad arginare un attacco che godeva di una media gol stratosferica, soprattutto tra le mura amiche. La grande forza di Britos è stata soprattutto nella testa. Mollare e deprimersi sarebbe stato molto semplice dopo le tante polemiche piovutegli addosso, il difensore sudamericano ha rialzato la testa ed ora vuole continuare ad essere decisivo alla causa partenopea e con prestazioni come quelle attuali tutti i timori sul suo conto saranno spazzati via molto presto.
Renato Natella