Filone interrotto, Benitez si è fermato ad Empoli

Il sereno dopo la tempesta. E poi, di nuovo, fulmini e saette nel cielo che copre il Castellani. Notte nera quella del Napoli, che incassa una pesante sconfitta e torna da Empoli con 4 macigni sullo stomaco. Gli uomini di Sarri portano a spasso gli azzurri che interrompono la scia positiva e sono costretti a ricominciare tutto da capo. Poteva succedere, ma non era certo quello che ci si aspettava. Il ritiro, in seguito all’amara eliminazione dalla Coppa Italia, e le 5 vittorie di fila, tra campionato ed Europa League, avevano restituito a Benitez la fiducia e il sorriso per preparare al meglio la trasferta Toscana.

Con una semifinale europea inseguita e raggiunta dopo 26 lunghissimi anni, Rafa può ragionare a mente vuota, nella settimana più calda dell’anno, che mette in discussione concretamente il suo posto sulla panchina azzurra. Un unico errore andava evitato: abbassare la guardia, correndo il rischio di tornare a sbagliare. E invece così è stato. Tra le colpe da smistare – guai a non farlo – e la guerra di opinioni, il Napoli cade e si fa male, con le romane che non sprecano occasione per riguadagnare il terreno perso nelle gare precedenti. Giochi ancora aperti, non tanto per le capacità degli azzurri, quanto per la mediocrità di un campionato che vede rovesciare risultati con la stessa frequenza di un tachicardico. Squadra molle e nuovamente senza stimoli, così basta poco per rovinare il bel quadro ricreatosi magicamente nell’ultimo periodo azzurro.

Qualità e quantità restano invariate, nelle gare positive, come nelle disfatte in giro per l’Italia. A cambiare, di tanto in tanto, è la testa: priva di motivazioni e concentrazione. L’assenza di umiltà, i cali di attenzione, la fortuna che non gira e quegli errori che nemmeno all’oratorio. Eppure, se c’è una certezza nella gara del fortino Castellani resta l’errore di Rafa di averla persa a tavolino. L’Empoli ne fa tre in un solo tempo regolamentare, mandando in panico l’intera rosa di Benitez. La superiorità numerica a centrocampo, complice la pessima prestazione degli azzurri –che fanno a gara a chi fa peggio- concede ai padroni di casa la possibilità di imporsi e giocare anche negli spazi ristretti. Il fraseggio scorrevole, senza mai far scendere troppo la difesa, restituisce velocità al gioco dei toscani, che arrivano nell’area avversaria con troppa facilità. Era lì che avrebbe voluto colpire Sarri – autorete e fortuna a parte – che si prende gli applausi e rispedisce gli azzurri a casa a bocca asciutta.

Così, tutto ad un tratto, il giocattolo sembra essersi rotto ancora e se per Levi: “Cristo si è fermato ad Eboli”, Rafa non è andato oltre il Castellani. Ma guai a farne un dramma, dopo stasera, c’è già il Milan nel mirino…

Francesca Di Vito

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