È finito con un perentorio 3-0 per il Napoli il match clou della trentaquattresima giornata del campionato di Serie A, che vedeva opposto agli azzurri di Rafa Benitez il Milan. Sono bastati sei minuti, tra il 70′ e il 76′, ai partenopei per mettere in ghiaccio il risultato e legittimare una supremazia assoluta sui rossoneri.
LA SVOLTA – A dire il vero il Napoli nel primo tempo non aveva creato grossi problemi al Milan, se non per il calcio di rigore fallito da Higuain al 2′ di gioco. Qualcosa è cambiato nella ripresa, precisamente al 55′, quando Benitez ha rischiato tutto mandando in campo Gabbiadini e rilevando lo spento Jorginho. Una sostituzione decisamente azzeccata, perché proprio grazie all’ingresso dell’ex doriano la truppa azzurra ha stretto ulteriormente la squadra di Inzaghi in una morsa, fino al tris micidiale tra 70′ e 76′. La staffetta tra l’italobrasiliano e Gabbiadini ha esposto il Napoli ai potenziali contropiede rossoneri, un pericolo che non si è però mai avverato. Il risultato alla fine ha dato ragione a Benitez.
MEDIANA GIREVOLE – Resta comunque singolare la posizione occupata dall’ex doriano, che si è alternato in cabina di regia con Hamsik. Il numero 23 è partito spesso dalle retrovie per poi affondare e ha indossato i panni del regista vero e proprio. Una mediana girevole che non coinvolge soltanto i sovracitati Hamsik e Gabbiadini ma anche Raul Albiol, andatosi a collocare davanti alla difesa dopo l’ingresso di Luperto. Un segnale di come Benitez stia andando a caccia di ulteriori alternative, specie in virtù della prestazione insufficiente di Jorginho.
Un Benitez insomma bravo e fortunato: non era semplice rischiare tutto appena al decimo minuto della ripresa. Rafa ha dimostrato autorevolezza e coraggio nell’affidarsi a un modulo a trazione anteriore ed è stato ripagato dalla sorte. Archiviato il Milan, si va avanti: all’orizzonte c’è il Dnipro.
Vittorio Perrone
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