ESCLUSIVA – Crippa a SN: “Ecco cosa ci disse Diego prima della semifinale col Bayern. Dnipro debole, vedo il Napoli in finale”

Cinque stagioni a Napoli, dal 1988 al 1993, 15o presenze e 9 gol segnati, di cui uno, importantissimo, contro la Juventus in finale di Supercoppa. Massimo Crippa era uno di quei giocatori che solitamente fanno innamorare i tifosi del Napoli: grinta fuori dal comune, maglia sempre sudata e un attaccamento altissimo alla causa. “Giocare in una piazza come quella partenopea non è semplice, devi dare tutto e non risparmiarti mai: i tifosi sono esigenti, a volte troppo. Ma sanno ripagarti come nessun altro potrebbe mai fare”,  dice l’ex centrocampista azzurro in esclusiva a spazionapoli.it.

Facciamo un salto all’indietro. 1989, semifinali di Coppa Uefa. Doppio confronto con il Bayern Monaco: quali erano le sensazioni?

“C’era un’atmosfera unica in città. Una tensione positiva. Sapevamo che l’avversario era molto forte, ma sapevamo anche che avevamo delle armi notevoli da poter usare contro di loro. Una su tutte”.

Diego Armando Maradona.

“Certo. Aveva una capacità unica: sapeva alleggerire i momenti di tensione senza perderne in concentrazione. Una leggerezza d’animo – attenzione, non superficialità – che era la sua forza principale. E che faceva in modo da trasmettere a tutta la squadra. Fu così anche prima del Bayern. Ricordo che ci disse qualcosa del genere: “Vinciamo e divertiamoci, i tedeschi non sanno farlo”. Unico, inimitabile Diego”. 

Dai tedeschi agli ucraini del Dnipro, potrebbe valere lo stesso principio.

“Ma si, dai. Io questo Napoli l’ho visto giocare: si nota che in campo i giocatori si divertono. E quando si gioca con questa apertura mentale, non bisogna porsi limiti. La squadra di Benitez è forte, deve solo convincersene fino in fondo”.

Pronostico chiuso allora?

“Il Dnipro è molto più debole. Concentrazione massima, e non c’è partita”.

Cosa significa vincere una competizione europea a Napoli?

“Tanto, tantissimo. La nostra Coppa Uefa forse ha un valore superiore perchè c’erano squadre più forti, provenienti da campionati molto più competitivi. Ma se il Napoli vincesse l’Europa League avrebbe un significato storico incredibile: sono passati quasi 30 anni da Stoccarda. Salire sul tetto d’Europa significherebbe molto, sia per la società che per la città di Napoli”.

Giovedì col Dnipro, domenica a Parma. Un’altra pagina importante nella carriera di Massimo Crippa. 

“Cinque anni in azzurro, cinque anni in gialloblù. Anche lì qualche trofeo l’abbiamo alzato (ride, ndr). Brutto vedere ridotto in quel modo un club che ha scritto pagine bellissime del calcio italiano. Non entro nel merito della questione, mi auguro solo possa esserci un futuro migliore per gli emiliani. Domenica? Vince il Napoli, che dubbio c’è”.

Vincenzo Balzano

Twitter: @VinBalzano

 

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