L’Europa League non rappresenta soltanto una grande occasione per scrivere il presente e affermarsi a livello internazionale, ma anche e soprattutto per decidere il futuro degli azzurri. Sotto almeno tre punti di vista.
CHAMPIONS – Innanzitutto per raggiungere la qualificazione alla competizione più gloriosa d’Europa. Se il Napoli, infatti, non dovesse arrivare al terzo posto in campionato, tramite la vittoria dell’EL accederebbe quasi sicuramente alla fase a gironi della Champions. In realtà la conquista del titolo darebbe la possibilità di approdare solo ai preliminari, ma, dal momento che le quattro semifinaliste della CL – Juve, Barcellona, Real Madrid e Bayern Monaco – hanno già ottenuto la qualificazione tramite il proprio campionato nazionale, il posto spetterebbe alla vincitrice del secondo torneo più importante del continente.
FATTURATO – Oltre ai proventi derivanti dall’Europa League – si tratta di una somma intorno ai 10 milioni per tutta la durata del torneo, esclusi i diritti tv – arriverebbero anche gli incassi per l’accesso alla fase a gironi della CL: almeno altri 30 milioni solo partecipando. Circa 9 fissi subito, poi gli altri tra botteghino, diritti tv, vittorie e pareggi. Più si va avanti e più si guadagna.
BENITEZ – L’incontro di ieri ha dato segnali positivi per il prosieguo dell’avventura del tecnico spagnolo in azzurro. All’Hotel Vesuvio erano presenti Aurelio De Laurentiis, il manager di Benitez, Manuel Garcia Quilon, Andrea Chiavelli, amministratore delegato del Napoli, oltre a Filippo Fusco, ex ds del Bologna e uomo di fiducia di Quilon e dell’allenatore azzurro. Le parti si riaggiorneranno oggi e probabilmente ci sarà un ultimo incontro anche domani, nella speranza di trovare un accordo. La presenza “dell’uomo dei contratti”, Chiavelli, e la durata del summit fanno presagire un forte interesse da entrambi i lati, con Benitez che sta seriamente rivalutando l’offerta del patron partenopeo: un quadriennale da 4 milioni a stagione (bonus compresi).Si parla di stadio, strutture, settore giovanile, ma l’argomento più immediato è il mercato, di pronta soluzione rispetto alle altre richieste. E molto dipenderà dalla partecipazione o meno alla prossima Champions. Senza il tesoretto di 30-40 milioni base (a salire), sarà difficile organizzare un budget cospicuo, dal momento che il Napoli è già in rosso al termine di questa stagione – si tratta della prima volta nell’era De Laurentiis – e sicuramente non potrà accadere una seconda. Ancora poche settimane e il Napoli conoscerà il suo futuro prossimo, a partire da domani, uno step fondamentale.
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