Andujar 6: Può poco sulla battuta a colpo sicuro – ed in netto fuorigioco – di Selenyzov. Ad eccezione del goal ucraino è chiamato solo a gestire l’ordinaria amministrazione, il Dnipro dalle sue parti non dà mai segni di vita.
Maggio 6: Bada maggiormente alla fase propositiva, quando la Dnipro spinge è, comunque, sempre molto attento. Si propone con continuità sull’out destro cercando lo spunto, pronto a servire i compagni. Scala su Seleznyov in occasione del pari ucraino mandandolo in fuorigioco, ma il goal è convalidato.
Albiol 6: Attacca alto in marcatura spegnendo sul nascere gli spunti avversari. Gestisce bene la difesa, chiamato talvolta ad impostare, mai un varco concesso.
Britos 6,5: Kalinic è centravanti fastidioso, ma l’uruguagio non concede mai nulla. Irreprensibile nei pochi interventi in cui l’attacco della Dnipro ne chiama in causa la presenza.
Ghoulam 5,5: Libero di proporsi con continuità sulla sinistra, qualche difficoltà nell’ultimo passaggio a chiudere l’azione ma la sua presenza o costante. Nella ripresa si alza il ritmo in fase di non possesso tiene bene fino a quando riemergono i limiti mostrati troppo spesso di recente, sul gol – irregolare – del Dnipro pesa il suo buco sulla sinistra.
Jorginho 5: Le ombre della sfida di domenica si ripropongono senza repliche. Enormi le difficoltà in fase d’impostazione, non riesce neanche a limitarsi al compitino, alcuni errori in verticale hanno del clamoroso, mai in grado di dare respiro al fraseggio azzurro.
David Lopez 6,5: Un tempo a stazionare guardingo in mediana, ordine nelle giocate e sempre al posto giusto poche le remore in fase di ripiegamento. Ad inizio ripresa il primo goal partenopeo nella serata giusta, perfetta la scelta di tempo sul corner di Insigne a bruciare la retroguardia avversaria freddando Boyko.
(Dal 70′ Gargano sv)
Callejon 5,5: Contratto, patisce l’accortissima marcatura disegnata da Markevyc, anche Konoplyanka – il giocatore di maggior talento della Dnipro – staziona dalle sue parti sempre pronto a raddoppiare. Proprio con la stella della Dnipro imbastisce una contesa importante rispettando tutte le consegne difensive di Benitez.
(Dal 76′ Gabbiadini sv)
Hamsik 6,5: Per un tempo si perde tra le linee dell’undici ucraino senza riuscire a trovare il varco giusto, un po’ in ombra il capitano azzurro. Nella seconda frazione di gara la svolta: subito pericolosissimo nell’azione che porta all”angolo dal quale nascerà il vantaggio partenopeo. La testa si svuota e il registro cambia, il corredo di palloni d’occasione e spunti sopraffini ne è la diretta conseguenza.
Insigne 6: Il primo lampo è suo, alza la testa e tenta il jolly di controbalzo scheggiando il palo alla destra di Boyko, pericoloso in qualche inserimento, alla distanza l’intensità cala al cospetto di una squadra che si difende con estremo ordine, c’è però sempre spazio per l’inventiva del folletto col numero 24, sempre attento anche in fase difensiva. Dal suo destro l’invito a nozze per David Lopez a disegnare il goal azzurro.
(Dall’81’ Mertens sv)
Higuain 5,5: La morsa dei centrali di Markevyc è asfissiante e l’argentino a tratti, per respirare, è chiamato a indietreggiare il proprio raggio d’azione, dove a sprazzi concede numeri da dieci puro. Nel secondo tempo parte il duello con l’estremo difensore avversario, che almeno in tre occasioni nitide priva, con ogni mezzo, la gioia del goal al Pipita. Errori che alla lunga pesano nell’economia della gara.