Un Parma made in Naples pronto a sfidare Hamsik e compagni tra la delusione del “Tardini”

Chiacchiere sul futuro. Il destino del Parma resta appeso a un filo e di  parole, sui possibili sviluppi, ne sono state spese tantissime. E magari sarà “scappato” anche qualche epiteto in napoletano, se si considera  l’ampia colonia azzurra presente in Emilia.  Sono quattro, divisi tra il capoluogo campano e la provincia e, fatto piuttosto curioso, non hanno mai indossato l’azzurro, nemmeno da giovani. Si comincia dalla porta, difesa (per quanto possibile) da  Antonio Mirante, stabiese doc. Un numero uno affidabile, coinvolto suo malgrado nella stagione balorda vissuta dai ducali. Sulla linea mediana,  invece, agirà Antonio Nocerino da Santa Lucia, uno che in passato,  contro il “suo” Napoli ha segnato gol importanti.

E non si è sottratto, nello stesso senso, Francesco Lodi che ha però ammesso, anche nel recente passato, di non poter mai esultare contro quella che resta la sua squadra del cuore. E difatti, quando con la maglia del Frosinone realizzò un rigore al “San Paolo” (nella famigerata partita sospesa dall’arbitro Orsato per lancio di petardi) si astenne da qualsiasi gesto celebrativo. E di gol partenopei se ne intende anche Raffaele Palladino, attaccante di Mugnano che non ha mai nascosto la sua fede juventina. Una grande promessa, frenata soltanto da una lunghissima serie di infortuni che hanno finito per minarne lo spirito e il fisico. Partirà (molto probabilmente) dalla panchina, così come Ciccio Lodi mentre Mirante e Nocerino scenderanno in campo sin dal primo minuto.

Queste le scelte dell’ex Donadoni che proverà, da qui alla fine del campionato, a salvare almeno la dignità della sua squadra, già matematicamente retrocessa in serie B. Non prenderà parte al match Fabiano Santacroce, uno che a
Napoli ha lasciato tantissimi rimpianti per quello che poteva essere e che invece non è stato. Un prospetto interessantissimo, un calciatore destinato ad affermarsi su grandi palcoscenici, improvvisamente sprofondato nel “calcio minore”. Ha però conservato un ricordo indelebile della sua esperienza partenopea. A Napoli, infatti, trovò l’affetto di una ragazza, divenuta poi sua moglie. Avrebbe voluto esserci stasera ma un affaticamento muscolare lo ha costretto al forfait. Nella sua parabola discendente, oltre ai problemi caratteriali, hanno notevolmente inciso le noie di carattere fisico che oramai da anni non gli danno più tregua. Loro, napoletani per un attimo, per un anno o per sempre, dinanzi alla strada che conduce alla Champions League. Ostacoli da superare in scioltezza per credere ancora nella pazza rincorsa europea.

FONTE Dario Marotta per Il Roma

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