Ripartire, o meglio, continuare. Questa la premessa di Aurelio De Laurentiis che saluta Benitez ma continua a promettere. I titoli di coda scorrono veloci tra le pareti di Castel Volturno, tra una stretta di mano e qualche parola scomposta. Il progetto di internazionalizzazione, dopo gli anni della ripresa partenopea, è così che è iniziato, con l’approdo di un tecnico blasonato e maturo. Solo due anni per provare a rifondare una squadra che, ancora prima che di calciatori, ha mostrato il bisogno di un progetto solido alle spalle. Progetto concreto e ambizioso, che spazia dallo Stadio all’attenzione e l’arricchimento del settore giovanile, miniera preziosa per la crescita e la scoperta di giovani talenti.
E’ dal San Paolo che ripartirà Aurelio De Laurentiis, pronto ad investire e restaurare una struttura certamente lontana dai canoni dei club europei. “Il 31 maggio presenterò in Comune il progetto per lo stadio, fatto con i soldi miei e che sarà realizzato in 16-18 mesi giocandoci dentro mentre lavorano, quindi ancora più complicato e di impostazioni importanti ne stiamo facendo tante”, ribadisce il patron azzurro in occasione della conferenza congiunta con Rafa Benitez. La possibilità di conquistare la Champions, dunque, e la voglia immediata di poterla disputare in un palcoscenico degno di una squadra e una città desiderosa di crescere e mettersi in mostra. Questione di giorni allora, per far si che le parole si trasformino in fatti e che l’accordo possa prender forma e regalare a Napoli e al Napoli tutto quello che meritano.