Il terremoto che sta investendo la Fifa potrebbe essere solo l’inizio e l’antipasto di uno scandalo pronto a sconvolgere completamente tutto il Mondo del calcio internazionale senza precedenti. Non solo diritti tv, favoritismi e combine tra i vertici ma persino un’intera competizione probabilmente manipolata con interessi politici. Si tratta del Mondiale del 2002, che i tifosi italiani ricorderanno amaramente per l’eliminazione della Nazionale per mano della Corea del Sud e dell’arbitro Byron Moreno, protagonista di una serie di decisioni completamente sbagliate ai danni dell’Italia agli ottavi di finale.
A rincarare la dose, le dichiarazioni rilasciate oggi sul Corriere dello Sport da Raffaele Ranucci, capo delegazione dell’Italia in Giappone e Corea che torna sull’accaduto: “Carraro disse che avrebbe parlato in Italia, io fui l’unico a dire che si trattava di una truffa. L’inchiesta della Fifa dimostra che i nostri sospetti erano veri. C’è un forte intreccio tra economia, calcio e politica che neanche immaginiamo. Noi fummo mandati a casa, la Corea aveva il presidente federale candidato anche alla guida del Paese. Spesso la Fifa ha influenzato anche la politica e di sicuro, se porta un mondiale in certi paesi, ha interesse che la squadra locale abbia un buon successo e che vada avanti il più possibile per le tv e gli sponsor. E ricordiamoci anche di Blatter che non andò a premiare l’Italia a Berlino nel 2006”.
Dall’inchiesta dell’Fbi al momento emerge solo che le tangenti sarebbero state versate unicamente per assicurarsi l’assegnazione dei Mondiali più gradita ma non è escluso un progetto di più ampio respiro, considerando che molti protagonisti ai vertici della Fifa nel 2002 erano proprio nella delegazione Fifa-Corea ed attualmente arrestati nell’ultimo blitz.