Dopo l’eliminazione delle quotatissime Argentina e Colombia, anche gli ultimi due quarti di finale hanno mostrato la proverbiale “macchia”. Il Paraguay ha sconfitto il Brasile ai calci di rigore in una partita surreale. La Seleçao ha dominato, creato una decina di palle gol nitide senza riuscire mai a trovare la via della rete. Protagonista assoluto il portiere-capitano paraguayano Justo Villar, autore di cinque parate mostruose che hanno tenuto a galla i suoi, trascinandoli ai calci di rigore. I tiri dal dischetto (nei pressi del quale dominava una buca grossa quanto l’ingresso di un bunker, ndr) hanno contribuito a rendere la vicenda ancora più surreale, paradossale, a tratti ridicola.
I Verdeoro sbagliano tutti i rigori. La preparazione al tiro di Elano, Fred e Andrè Santos unita alla voragine situata a 11 metri dalla porta hanno prodotto tre tiri di una bruttezza rara; l’unico a prendere la porta, ad avere” l’onore” di farsi parare il penalty da un Villar in serata di grazia è stato Thiago Silva. All’ Albiroja bastano tre rigori (due segnati da Estigarribia e Riveros, ndr) per vincere 2-0 e volare in semifinale, con poco merito e molta fortuna.
Nell’altra semifinale il Venezuela batte il Cile e continua il suo sogno. Il primo tempo si chiude con la vinotinto in vantaggio grazie al poderoso stacco di testa del difensore centrale Vizcarrondo. Nella ripresa il Cile le tenta tutte. Tantissime occasioni sbagliate fino al gol liberatorio del Chupete Suazo. Quando la partita sembra indirizzata verso la Roja arriva il gol di Chichero che raccoglie e deposita un rete una corta respinta dell’ imbarazzante Claudio Bravo.
Il Venezuela vola quindi incredibilmente in semifinale. Una partita che giocherà senza uno dei suoi migliori giocatori, Rincon, espulso a un minuto dalla fine. Occasione Enorme sprecata dal Cile, che aveva la possibilità e il tasso tecnico per arrivare fino in fondo.
Fabio Piscopo