Una delle critiche che sovente è stata mossa al Napoli, è quella relativa alla lunghezza di certe trattative. Un aspetto che talvolta è costato anche caro: sbagliare la tempistica di certe operazioni ha fatto perdere la possibilità di ingaggiare giocatori che avrebbero fatto molto comodo. Quest’anno le cose sembrano andare diversamente.
REINA E VALDIFIORI – Finito il campionato con la cocente delusione della mancata qualificazione ai preliminari di Champions League, Aurelio De Laurentiis non ha perso tempo per dare vita al nuovo corso che sancirà, a detta del presidente, una “ridefinizione” del Napoli. Preso Sarri come allenatore, non si è perso tempo per consegnargli il calciatore che più di ogni altro ha contribuito al bel campionato disputato dall’Empoli. Mirko Valdifiori, per caratteristiche, è un giocatore che il Napoli non ha da anni in organico. Regista puro, testa alta e con una caratteristica che appartiene ai grandi giocatori: riesce a leggere in anticipo lo sviluppo del gioco. L’unica incognita è relativa al diverso spessore della piazza. E’ dal punto di vista mentale, prima ancora che tecnico, che Valdifiori dovrà dimostrare di essere un giocatore da Napoli: le premesse ci sono. Il secondo acquisto è stato Pepe Reina, un ritorno graditissimo – che si porta dietro qualche perplessità dal punto di vista della tenuta fisica – ma che di certo risolve un problema che nella scorsa stagione è stato a dir poco dannoso.
ALTRI DUE TASSELLI E HIGUAIN – Non finisce di certo qui la campagna acquisti del Napoli. In ritiro Maurizio Sarri deve poter lavorare su una rosa quanto più vicina a quella definitiva. E per questo nei prossimi giorni dovranno esserci delle accelerate per portare in azzurro almeno altri due calciatori: il primo potrebbe essere Allan Marques Loureiro, meglio conosciuto come Allan. Nei progetti di Sarri, il centrocampista brasiliano attualmente all’Udinese andrebbe a completare la linea di mediani insieme a Valdifiori ed Hamsik. Poi bisognerà fare le giuste valutazioni sulla difesa. Con Albiol che potrebbe chiedere di essere ceduto e con Henrique che tornerà in Brasile, sulla carta resterebbero Britos e Koulibaly. L’esigenza, certa, è quella di prendere almeno un centrale di livello, da affiancare al francese, per formare una coppia di titolari che possa dare buone garanzie. E poi c’è Higuain: dalla cessione o meno dell’argentino, dipenderà anche l’interventismo del Napoli sul mercato delle punte. La clausola rescissoria altissima spaventa i club interessati, ma bisogna comunque stare attenti ai proprietari arabi. Se resta l’argentino, e con Gabbiadini alle sue spalle, l’attacco andrà bene così. Se invece il Pipita dirà addio, bisognerà sostituirlo a dovere. E non sarà facile.
Vincenzo Balzano
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