I primi vagiti di questo Napoli 2015-16 sono stati avvertiti in quel di Dimaro. La località di montagna del Trentino è stata prescelta ancora una volta per ospitare la squadra azzurra nei primi allenamenti agli ordini , quest’anno, del nuovo tecnico Maurizio Sarri.
Facce nuove, facce vecchie quelle atterrate a Dimaro, tra giovani e meno giovani, ritorni dai prestiti, comproprietà risolte e nuovi acquisti. Mancano ancora i nazionali sudamericani che presto raggiungeranno i compagni per la nuova stagione che è ormai ufficialmente iniziata.
La maglia nuova c’è, presentata quest’oggi con tanto di video di accompagnamento che in maniera virale si è impadronita del web partenopeo. Non rimane che sudarla quella camiseta azzurra e siamo sicuri che il nuovo mister azzurro farà in modo che gli uomini partenopei rilascino sino all’ultima goccia di sudore per quei colori. La maglia c’è, il mister pure, i nuovi acquisti non tarderanno ad arrivare, tra qualche smentita (vedi Sala), giocatori sfumati (Darmian), qualche partenza (il solo Gargano ma sono tanti in realtà i giocatori con la valigia pronta) o uomini che sembrano in dirittura d’arrivo (Astori ed Allan su tutti).
Resta lo zoccolo duro dello scorso anno, più i nuovi innesti che hanno i nomi di Reina e Valdifiori al momento più qualche gradito ritorno, vedi alla voce El Kaddouri e Sepe.
Perché quindi questo tiepido impatto della tifoseria con la nuova stagione? L’umore dei supporter azzurri sembra ancora vincolato alla sconfitta con la Lazio dell’ultima di campionato, calcisticamente un’eternità fa. Serve un pubblico forte ed impegnato a sostenere i colori azzurri e non un gruppo di tiranni pronti ad urlare al primo intoppo stagionale che sicuramente arriverà. Una società che è ripartita da una buona base (quella dello scorso anno) e che sta imbastendo un mercato oculato ed intelligente. Proprio quello che serviva in un’annata che, con il ritorno anche delle milanesi, sarà ricco di insidie ma tremendamente interessante.
Antonio Picarelli
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