Atto finale per la Coppa America 2011 con due contendenti dal destino diverso. L’Uruguay ha rispettato il pronostico della vigilia confermando ciò che di buono aveva fatto vedere nei Mondiali di Sudafrica 2010. Per la “Celeste” l’obiettivo è conquistare il trofeo e diventare la nazione leader nel ranking della manifestazione. L’ultimo ostacolo è rappresentato dal Paraguay, la squadra che con una difesa ad oltranza ed una buona dose di fortuna ha coronato un cammino incredibile caratterizzato esclusivamente da pareggi.
Passano solo pochi minuti e Villar è già decisivo sugli attacchi uruguayani firmati da Suarez e Lugano. Il Paraguay, privo di Santa Cruz e Barrios, è costretto a proteggere con affanno la sua area di rigore. Ma alll’11 arriva il vantaggio celeste grazie ad una giocata destro-sinistro di Suarez in seguito al recupero di una palla vagante. Gol meritato che accende gli animi da entrambe le parti, i falli e le entrate pericolose smorzano il ritmo alto dell’avvio. Bisogna attendere il quarto d’ora finale per vedere prima Forlan tirare addosso a Villar, e poi Suarez sfiorare ancora una volta il raddoppio con un’azione personale divisa tra tunnel e dribbling stretti. Questi tentativi sono solo il preludio al 2-0 uruguayano che giunge al ’40 grazie alla freddezza sotto porta del solito, instancabile Forlan su assist di Arevalo Rios.
Complice un Paraguay stanco e senza idee la ripresa inizia sugli stessi binari della prima frazione. La squadra allenata da Martino prova a limitare i danni portando la partita sul piano del nervosismo e degli interventi duri, e riesce adirittura ad impensierire un inoperoso Muslera al ’54 con una traversa colpita da Valdez. Dopo un’ora di gioco Tabarez decide di inserire Cavani con la speranza di chiudere il discorso grazie alla sua ritrovata condizione fisica. Ma è la difesa dell’Uruguay a ritagliarsi un ruolo determinante spegnendo sul nascere ogni velleità avversaria e mantenendo ben salde le redini del match. Il Paraguay viene abbandonato anche dalla fortuna quando perde Barrios appena entrato per una contrattura. E al’90 arriva il 3-0 di Forlan in contropiede che incorona l’Uruguay campione.
Nella suggestiva cornice dello stadio Monumental la “Celeste” conquista la sua quindicesima coppa. Il giusto premio ad un organico compatto e pieno di individualità straordinarie.
Giorgio Longobardi
Tabellino
Uruguay-Paraguay 3-0
Uruguay (4-4-2): Muslera; Maxi Pereira, Lugano, Coates, Caceres (’88 Godin); Perez, Arevalo Rios, Gonzalez, Alvaro Pereira (’63 Cavani); Suarez, Forlan. CT: Tabarez
Paraguay (4-4-2): Villar; Piriz, Da Silva, Veron, Marecos; Ortigoza, Riveros, V. Caceres (’65 Estigarribia), Vera (’65 Perez); Valdez, Zeballos (’76 Barrios). CT: Martino.
Marcatori: Suarez, Forlan, Forlan (Uru)
Ammoniti: V. Caceres, Vera (Par); Perez, Caceres, Maxi Pereira, Coates (Uru)
Espulsi: –