Marco Bellinazzo, economista e giornalista de Il Sole 24 ore, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss. Questo quanto raccolto dalla nostra redazione: “Nel calciomercato si intrecciano finanza e sogni, mentre un tempo c’erano solo i sogni. Si poteva invocare l’acquisto del grande bomber indipendentemente dal costo. Adesso le società fanno i conti con le proprie tasche. Diritti d’immagine?
È importante per ogni club sfruttare ogni forma di introito, bisognerebbe capire quanto fruttano al Napoli i diritti d’immagine e se il gioco vale la candela. Gli introiti che arrivano da questa voce, nel 2014, sono di 2 mln, per la società azzurra. Mi auguro che nel prossimo bilancio ci sia più chiarezza. Tutte le grandi società, a partire da quelle spagnole, fanno al 50% col giocatore. Il Psg lascia tutti i diritti d’immagine ai giocatori, infatti Cavani triplicò l’ingaggio rispetto a quello che percepiva al Napoli. 2 mln sono pochi, il gioco non vale la candela.
Scarpette legate al marchio Napoli e ad ogni calciatore? La Juventus fa da battistrada, nell’ultimo contratto con l’Adidas ha rinunciato a 6 mln di euro prendendo in carico il merchandising. La Juve avrà dei punti vendita di proprietà, sono state assunte una quarantina di persone. L’idea di personalizzare le scarpette potrebbe essere intelligente. In Inghilterra c’era un club che produceva autonomamente le divise da gioco. La fantasia non deve trovare limiti, delegare tutto è un modo perdente di vedere le cose”.