È cominciata oggi la nuova stagione dell’Azzurro Napoli Basket. Nasce, anzi rinasce la società che cercherà di ridare lustro ad una tradizione cestistica che negli ultimi anni ha vissuto costantemente sul filo di un rasoio. All’Hotel Serius di Fuorigrotta è stata presentata la nuova compagine societaria.
In rappresentanza dell’Azzurro il General Manager Pier Francesco Betti (di ritorno a Napoli dopo l’incredibile stagione 2005/2006, portò in Italia Lynn Green, MVP di quell’annata) e il nuovo amministratore delegato della società Antonio Di Rocco.
Nell’incontro con la stampa è stato illustrato il nuovo progetto, nato dalla volontà e dall’idea del presidente Maurizio Balbi intorno al quale si è riunita una cordata di imprenditori campani. Il title sponsor sarà ancora Givova, nuovamente al fianco del Napoli Basket.
La società ha fatto sapere di aver risolto tutte le pendenze economiche che hanno condizionato in negativo la passata e travagliata stagione ed ha presentato il nuovo progetto.
Queste le dichiarazioni raccolte da SpazioNapoli.it.
Antonio Di Rocco: “Il nuovo progetto nasce da un’intuizione di Maurizio Balbi che ha voluto salvare fortemente la società. Il tutto è stato possibile grazie all’aiuto di più persone. Il sacrifico è stato importante anche se ben distribuito; il problema principale è stata la tempistica che ci ha condannato a rinunciare alla Lega 2 che avremmo meritato. Nonostante questo affronteremo la Serie B con il massimo impegno.
Il progetto è su base triennale. Non c’è un solo personaggio ma una serie di piccoli imprenditori campani che hanno preso a cuore le problematiche legate al basket facendo dei sacrifici anche rinunciando agli utili ed hanno rimesso a posto le pendenze della stagione precedente. Ecco perché non c’è volontà di pubblicizzarsi, in quanto il Napoli Basket non è un mezzo per far crescere le proprie aziende.
Il discorso del palazzetto Mario Argento non è stato per nulla abbandonato ma semplicemente messo da parte almeno per il momento; per una squadra è fondamentale il palazzetto ma stiamo procedendo per gradi e per priorità com’è stata quella di salvare il titolo sportivo ma è uno degli obiettivi primari per l’immediato futuro. L’ingegnere Boldoni farà parte del progetto. PalaBarbuto? Servirebbe parlare anche con qualche esponente del Comune di Napoli; diciamo che la situazione è in “work in progress”, aspettiamo le intenzioni di Palazzo San Giacomo. Il nuovo gruppo ha già un piano per i prossimi tre anni. La cosa fondamentale che è ognuno di noi si occuperà del proprio settore di competenza. In conclusione: ci sono basi economiche, passione e programmazione per il futuro.”
Pier Francesco Betti:“Avevo incontrato il presidente Balbi già durante le Finali di Forlì, quando avevo un contratto con Ferentino, e abbiamo cominciato a parlare. A Napoli ho lasciato un pezzo di cuore e anche un buon ricordo. Non sono tornato perché avevo bisogno di uno stipendio ma perché credo fortemente nel progetto. Questo nuovo gruppo ha speso oltre 300 mila euro per salvare il titolo e chiudere tutte le pendenze. Ho un contratto di tre anni, posso dire anche importante.La squadra è già fatta; la società mi ha messo a disposizione un budget reale, una cifra sul tavolo per allestire il roster: non promesse, non “prendiamo 12 americani e poi vedremo” ma una base solida. Già questo è un segnale di profonda serietà. Devo ammettere che convincere i giocatori ad accettare Napoli, sia per la categoria sia per i problemi avuti in passato non è stato facile. È la mia prima volta in B ma lavoreremo per riportare la squadra in alto.
Il lavoro è partito dal primo agosto, sono stati giorni difficili ma credo di aver messo insieme una buona squadra. Durante l’anno cercheremo di mettere la ciliegina sulla torta. Abbiamo già il preparatore atletico e ci sarà un solo vice allenatore. C’è stata la conferma di Nunzio Sabbatino, che l’ha meritata sul campo, e ci saranno nuovi giocatori che saranno annunciati presto: vi anticipo già Simone Berti.
Il campionato di Serie B è difficile e lungo: vinci, vinci, vinci ma tra girone, play off e finali sembra non succeda mai niente. Abbiamo costruito una squadra profonda numericamente per arrivare in fondo.
Contratti in pendenza? Abbiamo risolto Ganeto e Traini che hanno trovato squadra. Discuteremo a breve la situazione legata a Calvani, che è un amico e cercheremo la soluzione migliore”.
A cura di Antonio Allard (Twitter: @antonioallard1)
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