Le pagelle di Sassuolo-Napoli: gli azzurri steccano la prima, al Mapei Stadium festeggiano i ragazzi di Di Francesco

Reina 6,5: Bastano solo i primi 45′ per rispecchiare il valore aggiunto che il portierone spagnolo può garantire in un’annata irta di difficoltà, attinge al meglio del suo repertorio in due occasioni nella prima frazione di gara. Prima si oppone in maniera plastica su Berardi, poi è superlativo su Defrel a botta sicura al 40′ sciorinando classe e reattività. Può davvero poco sul raddoppio di Sansone.

Maggio 5: Anno nuovo, vecchi errori, il passo non è di quelli giusti quando c’è da badare a Floro Flores in occasione del pareggio avversario, con il classe 83′ del Rione Traiano troppo solo ad approfittare di un invito al millimetro di Berardi. Dormita dalle fattezze molto simili in occasione del goal partita di Sansone. Dà il meglio in avanti dove prova a creare qualcosa sugli esterni rinvigorendo una manovra spesso asfittico, ma i due errori compromettono risultato e valutazione.

Albiol 5,5: L’attacco del Sassuolo è composto da elementi rapidi e imprevedibili, lo spagnolo fa buona guardia per mezz’ora, ma al 32′ è poco reattivo nel chiudere Berardi su una seconda palla insidiosa ed il 25 neroverde serve un pallone vellutato per il pari di Floro Flores. Non garantisce la giusta sicurezza alla guida di un pacchetto difensivo che mostra lacune su cui è necessario intervenire in maniere radicale.

Chiriches 5,5: Un esordio in A a corrente alternata. Ad alcuni buoni interventi fanno seguito dei buchi che mettono in reali difficoltà la retroguardia partenopea. Il giallo per fallo tattico al quarto d’ora mette in salita una gara dove l’apporto non è quello delle prime apparizioni in maglia azzurra.

Hysaj 5: Tanta insicurezza e poco costrutto all’esordio per il classe 94′ ex Empoli. In difficoltà quando c’è da contenere la spinta emiliana sugli esterni, mai incisivo in fase di possesso dove si fa notare solo con un paio di cross da dimenticare.

David Lopez 5: Troppo, troppo flemmatico da interno destro nel centrocampo a 3 disegnato da Sarri. Assente il dinamismo quando è chiamato a giostrare da incursore. Mai incisivo nello scalfire la linea difensiva avversaria. Spesso in affanno in fase di ripiegamento, dove paga parecchio il dinamismo dei centrocampisti di Di Francesco.

Valdifiori 5: Di Francesco imposta la gara su una base imprescindibile: un ritmo importante nella zona nevralgica del campo. Di rado il regista azzurro riesce a disegnare calcio come vorrebbe, ad un paio di verticalizzazioni interessanti fanno da contraltare una serie spossante di appoggi prevedibili, figli di una prestazione dove il pallino del gioco non passa mai per i piedi del numero 6 ex Empoli.

Hamsik 6: Rompe il ghiaccio a modo suo, con il più classico degli inserimenti a raggelare il Mapei Stadium dopo due di gioco. Lesto nel battere Consigli sfruttando una respinta di Cannavaro su conclusione di Higuain. Il lampo accecante in una gara dove non brilla di luce propria, infiammando troppo raramente la manovra azzurra negli ultimi venti metri.

Insigne 5: Il folletto di Frattamaggiore rappresenta il grimaldello con cui scardinare l’ordinata difesa avversaria nei progetti di Sarri, all’uscita oltre l’ora di gioco di sussulti del trequartista azzurro non c’è traccia. Mai un’intuizione a servire i compagni di reparto, rare le occasioni in cui sembra poter realmente arrecare difficoltà a Cannavaro e compagni. Resta strangolato in un imbuto in cui la manovra azzurra non trova sbocchi.

(Dal 71′ El Kaddouri 5,5: Qualche pallone ragguardevole, qualche errore anche elementare quando c’è da cogliere l’occasione giusta.)

Mertens 5Impalpabile, i classici strappi, i proverbiali cambi di passo del ragazzo di Leuven restano ben riposti negli spogliatoi del Mapei Stadium. Si fa notare per una conclusione pericolosa sul palo di Consigli al 22′ della ripresa, fuori di poco, e per un paio di punizioni oltre misura. Nient’altro.

(Dal 79′ Callejon 6Due squilli nell’area emiliana che non bastano a risollevare le sorti dell’incontro. Ci mette passo e voglia nello scampolo di gara a disposizione.)

Higuain 5,5: Un guizzo dei suoi a creare scompiglio nell’area avversaria senza però bruciare la guardia dei suoi diretti avversari al momento della conclusione, qualche lancio a foraggiare la manovra con i soliti lanci a invertire il fronte d’attacco, poco alto a referto nell’esordio del numero nove argentino. La condizione migliore è ancora lontana.

(Dal 62′ Gabbiadini 5,5: Si disimpegna da centravanti puro, classico gioco di sponda a rimorchio dei compagni che mai riescono a carpire l’occasione giusta. Prova ad innescare il mancino ma la serata è da dimenticare.) 

Sarri 5: Manovra confusa, troppo flemmatica nella zona nevralgica del campo, spesso soverchiata dagli avversari. Interpreti offensivi mai in grado di trovare lo spunto, mai in grado di creare varchi cercando la costante giocata in verticale. In difesa le scorie delle ultime annate ancora vive, emblema di quanto ci sia ancora da adoperarsi in tutte le sedi, dal campo al mercato. Un esordio da dimenticare.

Edoardo Brancaccio

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