E’ solo la seconda giornata di campionato, è vero. E’ solo la seconda avversaria da affrontare, esatto. Inoltre, è solo la seconda gara in azzurro del tecnico Sarri e di tanti giocatori quali Valdifiori, Chiriches, Allan, Hysaj e degli altri volti nuovi. Insomma, il Napoli è ancora ufficialmente in fase di rodaggio eppure il match di domani sera contro la Sampdoria sembra già una finalissima, un ultimatum. Perché non c’è tempo da perdere, ancor più ora, a due giorni dal termine del mercato estivo. Dopo, quel che sarà sarà e non potrà più cambiare, almeno fino a gennaio.
IL RISCATTO. Il passo falso di domenica scorsa a Reggio Emilia contro il Sassuolo è stato una doccia fredda per i tifosi partenopei che non immaginavano un avvio di stagione così in salita. O forse un po’ sì perché, quando si tratta di cambiamenti, l’inciampo è dietro l’angolo. Normale, fisiologico prendersi tempo per abituarsi ai nuovi carichi di lavoro, ai compagni, al modulo, nell’attesa di trovare la migliore forma fisica e l’assetto più convincente. Eppure i punti si lasciano alle spalle ed alla fine pesano, così come successo nel finale dello scorso campionato. C’è quindi da ritrovarsi subito, sin da stasera contro un’avversaria tanto blasonata quanto in forma: arriva a Fuorigrotta la vulcanica Samp del patron Ferrero che ha rifilato una manita al Carpi e non ha proprio intenzione di fermarsi tra neo acquisti, conferme e tante voci di mercato legate proprio al club partenopeo.
SPETTACOLO E GOL. Ovviamente, i riflettori saranno puntati in particolar modo sulle stelle che accenderanno ed illumineranno la prima notte ufficiale del “San Paolo”. Da Higuain a Mertens, passando per Reina, Soriano, Eder e Muriel, sono tanti i talenti che si daranno battaglia. Calcio ancora d’agosto sì, ma ancora sulla carta: ritmi alti e grande voglia di fare bene, così come hanno promesso i protagonisti. Da Regini al capitano Hamsik passando per i due tecnici Zenga e Sarri, lo spettacolo è assicurato. Assente di lusso Cassano, acciaccato, che si è subito fermato pagando il lungo stop della scorsa stagione. Un sospiro di sollievo in più per il Napoli che non deve assolutamente commettere l’errore di sottovalutare l’avversaria, nonostante spesso sia nemico soprattutto di se stesso.
OCCHIO ALLA DIFESA. Gli occhi di tifosi e degli addetti ai lavori però, saranno puntati in particolar modo sul reparto più arretrato partenopeo, quello che tra pre campionato ed esordio, ha lasciato tutti scettici. Il mercato è corso incontro alla dirigenza all’ombra del Vesuvio ma ancora una volta in maniera poco decisa e provvidenziale. La carenza tecnica rispetto all’attacco è ancora abissale e molti giocatori devono interiorizzare ancora al meglio gli insegnamenti di un Maestro quale Sarri il quale ovviamente ha bisogno di lavoro e tempo per trasmettere ai suoi il miglior credo tattico. Discorso, ripreso anche oggi in conferenza stampa, senza peli sulla lingua (LEGGI QUI): “La difesa? In alcune situazioni siamo a buon punto, in altre, come a Sassuolo, siamo ancora poco reattivi. Però a livello d’ordine la linea ha già fatto passi avanti. E’ chiaro che quel secondo che il giocatore perde per pensare può essere fatale, bisogna trovare certi automatismi perfetti. Ghoulam sta crescendo bene a livello di condizione fisica. Vorrei un po’ di tempo in più per renderlo più efficace in fase difensiva, ha tutte le caratteristiche per farlo. Quanto tempo serve per arrivare ad un buon livello? E’ come quando si passa da Samsung ad I-Phone, c’è chi ci riesce subito e chi no. Ma questo succede sempre quando si cambiano le modalità d’allenamento. Dipende dalla reazione generale del gruppo e dei singoli giocatori. Ora posso dire che ci alleniamo a ritmi molto più alti rispetto a quanto visto in partita, e questo mi fa essere ottimista”.
Insomma, domani sera sarà un’altra notte di risposte e di bilanci, seppur anzitempo. Tocca al Napoli rasserenare i suoi spettatori ma soprattutto dimostrare che quello contro il Sassuolo è stato solo uno scivolone e non il segnale brusco di un’altra annata che porta con sé le scorie di un mercato incompleto e di un reparto ancora da limare.
Alessia Bartiromo
RIPRODUZIONE RISERVATA