KKN – De Laurentiis: “Con Soriano tutto rimandato a gennaio. La priorità è non far mai fallire il club, ad ottobre parlerò con i tifosi”

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è intervenuto in diretta a Radio Kiss Kiss Napoli per spiegare le problematiche legate ieri alle ultime ore di mercato ed alla trattativa Soriano sfumata all’ultimo secondo. Ecco quanto dichiarato dal massimo dirigente partenopeo, raccolto da SpazioNapoli: “Non c’è da essere delusi, il problema è molto semplice. Il signor Soriano non è mai stato del Napoli: lo abbiamo cercato per mesi e lui per mesi, essendo molto legato a Mihajlovic, era del Milan. Non ne voleva sapere nulla del Napoli, era fermamente convinto che il suo ex tecnico sarebbe riuscito a convincere i vertici ad acquistarlo. Poi il mercato ha cambiato le carte in tavola ed avendo avuto un bel rapporto con Ferrero che spingeva il calciatore verso di noi, ne ho continuato a parlare ma prima mi accendeva le speranze e poi le spegneva. Domenica al San Paolo, il presidente mi è venuto a trovare: abbiamo preso Soriano e gli abbiamo parlato, prima dell’antidoping.  Gli ho detto: “Caro Soriano, ti voglio bene, sei campano come la mia famiglia, persino della stessa zona. Tu sei in provincia di Avellino, che problema c’è a venire al Napoli? Cosa ha questo Milan? Non ti prendono più!” Ho iniziato a fare un po’ di petting con lui, con Ferrero e Giuntoli, abbiamo scherzato e piano piano facevamo breccia. Non l’abbiamo più mollato e ieri, finalmente alle 22.20 è arrivato il suo ok da Coverciano. La Lega però è la negazione totale del supporto degli associati. Oggi in Inghilterra il mercato si è chiuso alle 18, ieri alle 23. Ma perché no alle 24! Se noi siamo d’accordo, c’è il certificato, c’è tutto, perché non fa fede? In più, era legato a lui anche il futuro di Zuniga con una buona parte dell’ingaggio pagato da noi, Soriano aveva un’agenzia che gli trattava i diritti d’immagine col la quale ho dovuto fare un contratto… Sono cose complesse, con tanti avvocati, con Chiavelli… I tifosi devono capire che le cose bisogna farle bene e non per farle. Ho chiamato anche Tavecchio, alcuni fax da Coverciano non sono mai arrivati. Mettiamo un avvocato, un organo per sancire che la negoziazione è chiusa ed andata a buon fine poi per le carte ed i contratti se ne parla nei giorni o nelle ore successive, dando spazio a tutta la burocrazia del caso”.

IL FUTURO. Per Soriano ci siamo dati appuntamento al mercato di gennaio, non cambia nulla. Il problema non è che abbiamo perso tempo ma che il giocatore si è deciso alle 22.20 e non abbiamo avuto il tempo materiale di terminare l’iter burocratico. Le voci sull’acquisto della Lazio? Sono molto deluso quando si pensa che la napoletanità sia un fatto di introiti e puramente di guadagno. Io vengo da una famiglia campana, non potrei mai acquistare la Lazio”.

SULLA ROSA E ZUNIGA. “Parlando di portieri, non abbiamo solo Reina, abbiamo Gabriel, Rafael. La rosa è ampia e competitiva. Zuniga? Certo che resta, dove va’…”

SUGLI OBIETTIVI. “Questa è una squadra che ha mantenuto i suoi gioielli. Escluso Higuain avevo offerte per 98 milioni di euro per sei giocatori. E’ come se avessi già atto un mercato equivalente in entrata. Se poi offro 28 mln alla Roma per Romagnoli ma ne ricavo un rifiuto e capita così anche per Rugani, con la Juventus che vuole Hamsik, per Sturaro… Io tengo botta e mi tengo il centrocampo nonostante il cambio di modulo e tanti giocatori utili al nuovo allenatore. Bisogna avere pazienza e non metterci subito col muso: non pensare che a Napoli ci vogliano solo i Rafa Benitez di turno ma lavorare con serenità. Anche lo scorso anno non credo sia stato fallimentare. Siamo fuori dalla Champions per quattro rigori sbagliati, non per altro. Vediamo cosa fanno gli altri, i loro risultati e poi vediamo in base alle avversarie come ci posizioniamo. Sarri per me può perdere anche le prime 5 partite ma non glielo auguro ovviamente. So di aver preso un organizzatore di gioco che ha bisogno di tempo per esprimersi al meglio: anche un nuovo allenatore non potrà essere garanzie di vittorie, succede alla Juve, può succedere anche a noi. Ne riparlo con i tifosi tra sei settimane, con una tavola rotonda. Prendiamo 100 fedelissimi della Radio e li incontrerò parlando di ogni problematica”.

L’ENTUSIASMO. “Fossi un tifoso, cercherei di stare accanto alla squadra e farne il bene ma non per De Laurentiis, nonostante l’anno scorso ci ho rimesso 15 milioni di euro. Io ho il dovere ed il diritto di non far ricrollare il Napoli da dove l’ha preso, ossia da un tribunale. E’ questa la mia missione, non comprare senza senno”.

LA DIFESA. “Potevamo comprare un altro difensore certo ma comprare tanto per, non serve a nulla. Dobbiamo acquistare giocatori migliori di quelli che abbiamo. Chiriches è un ottimo acquisto ad esempio. Il problema semmai è che non ti danno Rugani, non ti danno Romagnoli, dire quali sono i migliori difensori centrali acquistabili resta un mistero. Se poi si gioca a uomo serve un certo tipo di giocatore, se si gioca sulla palla cambia tutto: ecco la nostra pecca al momento, ovviamente migliorabile. Non dimentichiamo che abbiamo l’attacco più forte d’Italia..”

CHALOBAH. “Non ho aspettative. L’allenatore non ha ancora utilizzato Strinic ad esempio, con pochi allenamenti alle spalle. I nuovi si dovranno inserire al meglio, utilizzabili tra qualche settimana. Arriva in prestito secco, il club non ha voluto concederci il riscatto ma nel caso andremmo poi dopo all’attacco”.

LA SOCIETA’ E LE ALTRE FIGURE. “Il nostro club ha la stessa struttura della Juve, vogliamo però potenziare il settore giovanile. Ho parlato con tre Sindaci per una cittadella del Calcio giovanile, con le tre squadre della cantera, le scuole, l’alberghetto per gli straniere, i campi, palestre piscine e molto altro. Questo è un discorso che si abbinerà con quello dello stadio: a tal proposito ho stanziato dei fondi personali per il restyling del San Paolo”.

I TIFOSI. “Il 19 o il 21 ottobre ottobre parlerò con i tifosi ed organizziamo la tavola rotonda. Domani partirò per Los Angeles poi mi ridedicherò esclusivamente alla squadra. Quando l’atmosfera è calda c’è interesse, il distacco è sempre brutto. Meglio la rabbia che l’indifferenza, per me è uno stimolo in più. Proveremo prima di tutto a scalzare le milanesi“.

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