Manolo Gabbiadini è stato il grande investimento del Napoli nello scorso mercato di gennaio: uno dei giovani più talentuosi del panorama italiano, con una discreta esperienza in A e con il fiuto del goal. Un attaccante cercato da grandi club, che ha invece scelto Napoli e il Napoli per consacrarsi definitivamente nel calcio che conta. Con Maurizio Sarri, finora, Gabbiadini ha trovato poco spazio: pochi minuti col Sassuolo, panchina con la Sampdoria. In Nazionale invece, dove Antonio Conte lo tiene in gran considerazione, ha giocato e stupito quanti avessero mosso dei dubbi sulla sua condizione e sulle capacità. L’infortunio accusato contro Malta non è nulla di grave e Gabbiadini è rimasto quindi con la Nazionale, prima di tornare a Napoli, dove è pronto a riconquistare una piazza che lo ha sempre sostenuto ed incoraggiato, anche nei momenti apparentemente “di crisi”.
Le qualità tecniche del giocatore non si discutono perché Gabbiadini è un attaccante moderno: ha velocità, senso della posizione, piedi buoni, duttilità ed elevazione. Le sue doti lo rendono un calciatore da tutelare e valorizzare sempre più. Sia che giochi da esterno o da punta centrale, riesce in entrambi i ruoli a far sentire la sua presenza e a dare il suo contributo importante alla squadra. Non è un caso se altri club di A, nel corso della sessione estiva, lo hanno ripetutamente cercato. Secca la risposta della società: Gabbiadini è un perno fondamentale del Napoli e soprattutto di questo nuovo Napoli che sta nascendo dalle mani di Maurizio Sarri. Lo stesso tecnico degli azzurri ha più volte sottolineato di avere grande stima del ragazzo, apprezzato e seguito costantemente. Dunque, è probabile che le prime due panchine stagionali siano dovute ad una condizione fisica non ancora ottimale, ed in questo caso, la contusione accusata con la Nazionale ne è una prova. Dopo una stagione di fatiche, in cui è stato protagonista con la Sampdoria prima e col Napoli poi, Gabbiadini ci ha messo più tempo per assorbire i nuovi metodi di lavoro e la fatica che ne consegue, accusando un calo fisico comprensibile e logico quando si gioca a certi livelli.
Sarri conosce le doti del ragazzo ed è quindi logico immaginarsi un suo futuro impiego anche al fianco di Higuain: i due, anche nella passata stagione, hanno dimostrato di avere una ottima sintonia fin da subito. Higuain sembra ideale per Gabbiadini e quest’ultimo sembra ideale per il Pipita. Insomma, due anime gemelle del goal che possono infiammare il San Paolo e tutti gli stadi in cui il Napoli sarà protagonista in questa stagione. Non bisogna insegnare a Sarri dove schierare un giocatore: lo sa, da uomo di calcio qual è, che Gabbiadini può giocare in ogni fase dell’attacco e, con un giocatore della caratura di Higuain, può solo far bene per sé e per i compagni di squadra.
Piano piano la condizione sta arrivando e migliorerà sempre più: Gabbiadini è pronto a tornare a Napoli con la voglia di riprendersi un posto da titolare in campo, a partire da domenica contro l’Empoli.
Gennaro Donnarumma