Higuain e la voglia di riscatto: iniziata la stagione della verità

Incubi. Malumori. E la voce di un tarlo che per l’intera estate si sarebbe impossessato della sua testa. La voglia di partire o, più semplicemente, di ripartire. Da dove eravamo rimasti, da quel San Paolo che l’aveva salutato tra i fischi e la delusione della mancata qualificazione in Champions. La sconfitta col Sassuolo sembra solo un ricordo lontano, come l’errore dal dischetto di quel 31 Maggio e il successivo con la maglia dell’Argentina nella finale di Copa America. Una condanna che sembrava destinata a durare a lungo, eppure il sorriso perso l’ha ritrovato proprio sul terreno di Fuorigrotta, Gonzalo Higuain, che 3 mesi dopo firma la sua prima doppietta della stagione 2015-2016. Lo fa con la Sampdoria, nella gara che segna l’esordio della nuova squadra di Sarri tra le mura domestiche. Lo fa con la voglia di chi ha deciso di inseguire un’annata difficile e trasformarla in impresa. Lo fa con la responsabilità caricatasi sulle spalle nei mesi caldi di tormento, quella che da eroe l’hanno dato in pasto a stampa e tifosi.

ILLUSIONE – Stavolta Gonzalo splende, degno di essere tra le prime file della rosa partenopea, degno degli applausi ritrovati delle Curve. Un primo tempo da favola, che gli restituisce l’aurea e fa ricredere la folla. Ma non è tutt’oro ciò che luccica. La scintilla sembra destinata a spegnersi ancora: nei secondi 45’ di gioco il Napoli perde velocità e fantasia, e con lui anche Higuain, dimenticato ai margini dell’area di rigore. Il pareggio della Samp spegne gli azzurri e l’entusiasmo, quello che però Gonzalo dovrà obbligatoriamente ritrovare in ogni gara della stagione che verrà. Le critiche meglio metterle da parte, ripartendo dalla fiducia che Maurizio Sarri riporrà in lui per gli impegni che verranno. Da Dimaro al campionato, il fiuto del bomber dovrà trasformarsi in qualcosa di più: l’anima di un leader da tempo dimenticato nello spogliatoio azzurro.

UN CARATTERE…PREZIOSO – Il ritorno di Reina, come la crescita di Hamsik, saranno elementi cardine della nuova stagione del Napoli, ma la personalità stavolta dovrà essere l’arma in più del Pipita. Quella imputata per due intere stagioni, dovrà stavolta scaldare le trasferte europee e le notti di desideri. Trascinare i veterani e incoraggiare i nuovi arrivi, trasferendo l’ambizione e compattando una squadra partita con il piede sbagliato. Il doppio risultato negativo di inizio campionato, così come il mercato, hanno lasciato l’amaro in bocca. Toccherà a lui, allora, trasformare la delusione in speranza e le sconfitte in vittorie. Toccherà a lui accendere il motore e restituire credibilità ad una squadra già finita sotto la lente d’ingrandimento. Non sarà facile, ma stavolta non saranno solo i piedi a dover valere tutti e novantaquattro milioni della clausola, dal primo all’ultimo centesimo.

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