Il Napoli come grande passione, motore e linfa della vita, un amore che parte da dentro e finisce per condizionare ogni giorno, ogni evento, ogni pensiero. E’ questo il monito dei tifosi partenopei che, in giro per il Mondo, vicini e lontano alla propria terra ed alla propria squadra del cuore, non fanno mancare supporto, appoggio e calore, nelle forme più disparate. Il loro affetto è encomiabile, anche quando la strada è in salita e spesso, le loro ferite si tramutano in rabbia e delusione. Ma, da buoni amanti, restano sempre al fianco del club azzurro, sostenendolo in ogni battaglia.
LE ORIGINI DI PINO. Parte da qui la storia di un tifoso che ormai conosciamo molto bene con il suo nome d’arte, Pino, che dell’azzurro ne ha fatto non solo una grandissima passione ma anche qualcosa di più. Ne ha costruito un costume da ciuccio azzurro ed ogni domenica, al “San Paolo”, lo indossa per la gioia di grandi e piccini. Pino la mascotte, così come ormai lo chiamano tutti, è una delle bandiere del settore Distinti: nel pre partita accoglie i bambini facendosi con loro una foto e tra sorrisi e divertimento, porta anche tanta fortuna alla squadra di mister Sarri. Sì, perché quando c’è Pino allo stadio, il Napoli ha una media di vittorie davvero impressionante tra campionato, Champions, Coppa Italia ed Europa League.
SACRIFICI ED AZZURRO. Non è facile però per Pino, venire sempre al “San Paolo”: vive infatti ad Ischia e tra trasferimenti, il costo del costume e gli spostamenti per giungere a Napoli quasi sempre come se si trattasse di una trasferta, diventa sempre più complicato presenziare ad ogni incontro casalingo. Qualche mese fa, la società ha parlato anche con Pino, per una proposta di collaborazione per diventare la mascotte azzurra: tra impegni e promesse non mantenute, l’accordo non si è siglato e il tifosissimo azzurro non ha potuto più presenziare con costanza al “San Paolo”. Grande è stato il rammarico, dopo anni vissuti sugli spalti insieme ai tifosi tra goie, sofferenze, vittorie ed anche delusioni. “Il Napoli ed i tifosi erano felici di vedermi allo stadio ed è la mia più grande passione – ci racconta Pino in un’intervista in esclusiva – ma economicamente per me è difficilissimo venire sempre da Ischia a Napoli e mi trovo in difficoltà. In settimana sono stato chiamato da uno sponsor del Napoli che mi ha proposto un certo tipo di collaborazione: non anticipo nulla ma se questa cosa dovesse andare in porto sarà un bel progetto. Mi sono recato lì con il mio grande amico Gian, più conosciuto come Ivan Ciaradona , anche lui tifosissimo del Napoli. Io sono felice nel vedere sorridere i bambini allo stadio, mi rivedo nella mia infanzia e sono felice di donare loro qualcosa nella semplicità dei colori azzurri e di una passione che condividiamo. Spero che il Napoli possa arrivare lontano, questa squadra merita fiducia e pazienza”.
IL SOGNO NEL CASSETTO: LM10. Pino, oltre a vedere il Napoli vincere ed a regalare sorrisi ai piccoli tifosi azzurri, ha un altro sogno nel cassetto, realizzato a metà: portare Lionel Messi al “San Paolo”. Da qui infatti, ci racconta un particolare aneddoto. “Ho avuto l’onore e la fortuna di conoscere Messi ad Ischia. L’ho portato a fare un giro dell’isola in barca e gli ho donato una maglia del Napoli con il suo nome ed il numero 10. Gli ho parlato in quell’occasione e siamo rimasti in ottimi rapporti. Mi ha raccontato di quanto ami Napoli ed i napoletani, di come siano simili agli argentini. E’ da sempre affascinato alla squadra azzurra, quella di Maradona, suo mentore. E mi ha anche confidato che se un giorno dovesse lasciare il Barca e dovesse scegliere un club italiano, la sua prima scelta sarebbero proprio i partenopei. Ecco il mio sogno nel cassetto: portare Leo Messi al San Paolo e perché no, vederlo un giorno giocare anche in maglia azzurra”.
Un sogno assolutamente da condividere, insomma. Intanto, speriamo che il Napoli torni a brillare ed a volare alto, insieme alla simpatia di una mascotte speciale proprio come Pino.
Alessia Bartiromo
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