Un goal, per un attaccante, è tutto, si sa e questo concetto vale due volte se ti chiami Gonzalo Higuain. Nella notte in cui il Napoli di Sarri scopre se stesso, l’ex attaccante del Real Madrid non va in rete e non battezza la sua stagione europea come magari avrebbe voluto, ma regala alla sua squadra e al suo pubblico una prestazione veramente lodevole, fatta di corsa e sacrifici e che lo consacra ancora una volta come giocatore più rappresentativo di questo Napoli che di voglia di vincere e stupire ne ha tanta e con lui può riuscirci sul serio.
Il Pipita gioca come suo solito: sicuro e sprezzante, con la classe cristallina che ha nei piedi e nella testa, serve deliziosamente i suoi compagni ogni volta che ne ha l’occasione. Spesso, anzi, è lui ad essere servito poco ma al centro del gioco dei partenopei la sua è una figura imponente e primeggia sempre. Corre e tanto, praticamente in fase di impostazione è sempre presente e non sbaglia quasi nulla. Verticalizza come solo lui sa fare, si intende a meraviglia con Callejon, col quale l’alchimia, già forte, aumenta ogni giorno di più. Ancora meglio invece con Mertens: il belga è in forma smagliante e trova nel Pipita la spalla perfetta per esaltare le sue doti, la sua velocità soprattutto. Passaggi filtranti, tra le linee, sugli esterni: l’intesa è veramente ammirevole e, ad un certo punto, Higuain si concede anche un esagerato quanto stilisticamente perfetto no-look che il compagno belga raccoglie a meraviglia, in una delle tante occasioni offensive create dal Napoli nella prima uscita stagionale in Europa League. È una belva, Higuain. Cerca disperatamente la rete, si scontra con gli avversari, si becca i calci e le pressioni dei difensori del Club Brugge ed alla fine, dopo un palo clamoroso, lascia il posto a Gabbiadini. Sarri lo abbraccia: il legame col nuovo tecnico sta diventando sempre più stretto.
Nel momento della sostituzione poi il pubblico, che per tutti i 90′ della gara aveva incitato il suo nome, gli riserba il suo caloroso saluto accompagnando la sua uscita dal campo con un tripudio di applausi. Non sarà il pubblico delle grandi notti di Champions, ma fa rumore comunque. E questo non fa che certificare ancora di più il legame che ormai i tifosi hanno stretto con il proprio attaccante. Un legame viscerale che solo una città come Napoli è capace di stringere con i propri beniamini. Alla fine Higuain ricambia il saluto e ci scappa anche un sorriso. Perché alla fine il Napoli per vincere ha bisogno del miglior Pipita, ma anche l’attaccante argentino, per la sua serenità, ha bisogno di questo pubblico che, a volte sarà anche duro ma, in fondo, sa amare come pochi.
Gennaro Donnarumma
RIPRODUZIONE RISERVATA