L’ex direttore generale del Napoli, Pierpaolo Marino, è stato ospite del programma “In Casa Napoli” andato in onda su PiùEnne (+N), rilasciando interessanti dichiarazioni sul nuovo Napoli di Maurizio Sarri. Ecco quanto evidenziato da SpazioNapoli:
“C’è stata una rivoluzione al Napoli operata da Sarri, un cambio di modulo che ha portato evidenti benefici. Sarri ha fatto quello che non è riuscita a fare Benitez in due anni, lo spagnolo è un integralista islamico del pallone. Anche il risultato di Modena con il Carpi non è casuale, in quell’occasione gli emiliani fecero diga davanti alla difesa e non lasciarono spazi agli attaccanti del Napoli.
Sarri è stato bravissimo a recuperare giocatori importanti per questa squadra, inoltre la difesa non soffre più perché i giocatori non vengono lasciati soli nell’1 contro 1, benissimo anche Hamsik che faceva tantissima fatica con il vecchio schieramento. Questo Napoli, con lo slovacco portato in mediana, ha uno dei centrocampi più forti del campionato, con Benitez ha perso 2 anni. Secondo me è addirittura da pallone d’oro. Tornerà utile anche un elemento come Maggio, non dimenticate gli impegni internazionali.
Perché lasciai il Napoli? Perché litigai con il presidente, discutemmo nello spogliatoio dopo la partita con l’Inter. Secondo De Laurentiis, De Sanctis era il responsabile di alcune reti subite, e dunque chiese a Donadoni di sostituirlo. Qualche giorno dopo mandai un messaggio di dimissioni e lui mi invitò a vedere la partita col Siena, poi a fine gara fece quella sparata durante le interviste. Lasciai un contratto di cinque anni che avevo appena rinnovato. Diritti d’immagine? Ai miei tempi per questa motivazione saltarono le trattative per Rolando Bianchi e Obinna. In generale, però, non ho mai avuto tanti problemi, prendevo calciatori dalla Serie C che pur di venire a Napoli cedevano anche le mutande oppure giovani come Lavezzi e Gargano che firmavano tutto pur di valorizzarsi in azzurro.
Non mi piace per nulla la gestione della comunicazione del Napoli. Vi dico solo che all’epoca De Laurentiis mi telefonava il lunedì e mi diceva di fare silenzio stampa. Lui aveva l’idea di vendere interviste esclusive dei calciatori tramite internet. È una gestione che ritengo assolutamente non idonea”.