Sotterrare l’ascia da guerra per regalare un sogno a Napoli, al Napoli e ai napoletani

Da settimane tiene banco la questione stadio, col Comune e il Napoli ancora ai ferri corti per la convenzione ponte e per la cessione del San Paolo. Come detto dal Sindaco De Magistris, la città di Napoli ha molto a cuore la questione legata al San Paolo: chiede e pretende di avere risposte in tempi brevi per quello che, cesso o meno, rappresenta un pezzo di storia dell’intera città, alla pari di tutte le chiese, piazze e monumenti di cui Napoli è piena.

Di passi, in questi anni, il Napoli di De Laurentiis ne ha fatti tantissimi: dalla C all’Europa in pochissimo tempo. Il Napoli è tornato tra le grandi, non solo per il ranking UEFA: tante le sfide internazionali di questi anni, alcune con squadre che hanno scritto pagine di storia del football. Dal Martina Franca al Bayern Monaco; dalla Juve Stabia al Liverpool; poi Arsenal, PSG, Marsiglia, Borussia Dortmund, Chelsea, Manchester City. Insomma, anche il Napoli, come squadra di calcio, ha contribuito a tenere alto il nome di una città che non ha niente da invidiare a nessun’altra nel mondo. Una città piena di storia, arte, cultura e che, legittimamente, chiede uno Stadio dove possano scendere in campo regolarmente undici calciatori vestiti di azzurro che la rappresentano nel mondo.

Il vero passo in avanti da compiere oggi, per il Napoli,  è quello del nuovo San Paolo: avere una struttura di proprietà, moderna e all’avanguardia, è tutto ciò che occorre ad una società virtuosa, per un ulteriore balzo in avanti in termini economici e di visibilità internazionale. Assieme allo stadio, un centro di allenamento proprio, al passo coi tempi, per allevare i giovani della “Scugnizzeria” e lanciare ancora una volta le basi per il Napoli che verrà. E per realizzare tutto ciò serve l’aiuto del Comune, della burocrazia tutta, che dovrebbe investire finalmente in qualcosa di concreto per questa città. Perché Napoli è piena di chiese, monumenti, piazze e strade suggestive; il San Paolo rientra anch’esso nella categoria “arte”: i tempi sono maturi per una collaborazione tra società ed istituzioni.
Questo stadio s’ha da fare, lo chiedono tutti, e soprattutto un intero popolo che ha voglia di emergere ancor di più per amore del Napoli e di Napoli.

GENNARO DONNARUMMA
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