Nella trasmissione In casa Napoli, in onda su Piuenne, Pierpaolo Marino, ex diesse di Napoli ed Atalanta, ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni. Qui il commento raccolto da SpazioNapoli: ” Il goal del Napoli di ieri, quello di Insigne, è una pennellata, anzi è doppia: Tomovic ha sbagliato sicuramente, ma i due del Napoli hanno fatto una grande giocata. Quello di Lorenzo è un goal alla Higuain. Se Callejon torna a segnare con continuità, dopo l’ottimo lavoro che sta svolgendo da un po’ di tempo a questa parte, questo Napoli può arrivare lontano davvero.
Scudetto? Quando lo vincemmo noi , non ne parlavamo fuori ma dentro lo spogliatoio. Non conta parlarne all’esterno,ma nello spogliatoio si. Io sono convinto che Sarri ne parli, sarebbe un pazzo se non lo facesse.
Col Chievo, che è una vera e propria bestia nera per gli azzurri, il Napoli dovrà giocare aggressivo, è una squadra che tiene bene il confronto con l’avversario.
Hector Herrera è un calciatore su cui punterei: il Napoli dovrebbe acquistarlo, sarebbe un rinforzo da Scudetto. Io ci ho provato a suo tempo con l’Atalanta. Un altro calciatore sul quale puntare potrebbe essere Gabriel Paulista che non sta trovando spazio all’Arsenal. Gabbiadini? Non deve andar via, non è semplice rimpiazzarlo, è da sempre un valore aggiunto.
Saponara? Sarebbe stato un buon acquisto, ma avrebbe forse limitato Insigne. Sono invece contento del mancato arrivo di Soriano, Lorenzo ha avuto modo di esplodere definitivamente. Se fosse arrivato Soriano Sarri difficilmente avrebbe cambiato modulo, è un calciatore non da 4-3-3.
Inler? Si può non rimpiangerlo se il Napoli acquista un calciatore di qualità superiore allo svizzero e che rimpiazzi Allan o Hamsik coi cambi. Baselli? Benitez non lo voleva, al Torino sta facendo grandissime cose.
Se mi chiamasse ADL? Giuntoli è una persona molto competente, sta facendo benissimo.
Maggio e gli altri panchinari? Possono tornare utili in ogni momento della stagione, auspico un turnover intelligente già dalla prossima gara di Europa League. La competitività nel ruolo può essere solo uno stimolo per calciatori come Manolo: se fa due goal in Europa League, lancia un segnale ai compagni, per esempio.
Chi non riacquisterei nella mia gestione a Napoli? Qualche errore l’ho fatto, ma sono contento di ogni acquisto. Non riprenderei Hoffer però: ha avuto tante problematiche nell’ambientamento, non aveva capacità di inserimento nelle dinamiche di Napoli.
Il Napoli ha calciatori leader al suo interno, Reina ad esempio penso che anche nello spogliatoio sia una guida. Hamsik ovviamente, ed ora finalmente anche Higuain. Lo spogliatoio è combatto, ha un obiettivo e lo dimostra il fatto che è capace di portarsi il pubblico dalla propria parte. In questo momento vince la migliore.
Ai miei tempi la questione stadio non era così forte. Avevamo Ferlaino che sapeva gestire i rapporti, avevamo tanti debiti ma non c’erano nemmeno tutte le problematiche di oggi. Lo stadio oggi è fatiscente, anni fa non era così. I problemi del San Paolo sono una logica conseguenza del restauro per i Mondiali del 1990: ogni città coinvolta da quei lavori oggi ha un problema con lo stadio. Per rifare il San Paolo ci vorrebbero investitori esterni, con cinquanta o sessanta milioni disponibili.
Lo stadio di proprietà, nel prossimo futuro, sarà fondamentale: soprattutto per gli introiti economici che porterà alle società, molto più di oggi”.