Non è la prima volta che succede, e di certo non sarà l’ultima. La storia è purtroppo arcinota nelle categorie minori: ti sponsorizzo il club se tu fai giocare mio figlio. L’ultimo caso di questa sorta di “ricatto” è avvenuto a Pavia dove pochi giorni fa, nella sede del club, si sono presentati due genitori con un allettante proposta. Con nonchalance hanno infatti proposto di sponsorizzare con una certa cifra il club in cambio del tesseramento del figlio nel settore giovanile. Ma non solo: come condizione, quasi fosse una clausola contrattuale, volevano anche la maglia numero 10 e la fascia di capitano. Tutto incluso.
Il Direttore Generale del Pavia, Nicola Bignotti, ha voluto chiarire la clamorosa faccenda parlando ai microfoni di TuttoLegaPro.com: “La cosa va avanti da alcune settimane. Questi due genitori insistono, stanno tentando in tutti i modi di convincerci. Pretendono di inserire nella nostra formazione Giovanissimi/Allievi il loro figlio. Continuano a chiamare, sostenendo che dobbiamo prendere a tutti i costi il loro pargolo perché diventeranno sponsor del Pavia. Pretendono e continuano a fare pressione, anche con altri dirigenti del nostro club. Ma noi non ci piegheremo. Queste cose sono aberranti, è una roba schifosa.
Vi faccio un esempio di una persona che ho avuto come maestro, e stiamo parlando di un super presidente come Andreoletti dell’Albinoleffe: lui non ha mai accettato la sponsorizzazione, da parte di padri che avevano il figlio nel club bergamasco. Perchè nessuno deve essere condizionato dal genitore che sostiene la società per mille o 10mila euro, la cifra non conta. Qui a Pavia questi genitori possono insistere finché vogliono, ma tanto perdono solo tempo…“.