“Napoli nel destino, la mia vita ruota attorno a questa città! Vorrei conoscere Maradona, per i calciatori sono fratello, amico e padre. Arrivo dal basso, creare è facile”, così in apertura il Corriere dello Sport, al quale si è concesso per una lunga intervista Maurizio Sarri. Questo uno stralcio delle sue dichiarazioni al quotidiano: “Le sensazioni che ti può dare la tifoseria sono uniche, un calore spettacolare. Ma è un ambiente umorale, come è sempre stata questa città fatta di passioni e delusioni. O tutto è positivo o tutto è negativo. Io cerco di tenere il filo di una atmosfera in cui ogni tanto bisogna anche estraniarsi.
Higuain? Si diverte. Io lo stimolo a divertirsi. È un fuoriclasse ed è potenzialmente il giocatore più forte che io abbia mai allenato. Per me, il giovane italiano più forte è Rugani. Ha una capacità di applicazione straordinaria. Io lo feci esordire a 18 anni. Sarà un giocatore molto importante per il calcio italiano del futuro.
Luperto è un talento che tengo d’occhio. Si prepara già con noi, con la prima squadra. Da gennaio abbiamo concordato, con la società, di far allenare ogni settimana uno o due ragazzi della Primavera con i titolari.
Scudetto? Per me resta impronunciabile. Abbiamo iniziato un percorso. Ricordiamo che veniamo da un quinto posto e teniamo i piedi per terra. Per volare c’è sempre tempo. È un campionato aperto, senza dominatori. Ci sono diverse squadre che competono a pari livello. Posso dirle che io sono rimasto molto impressionato dalla Fiorentina.”