Il Napoli di Murizio Sarri raccoglie consensi da più parti. Il gioco, i risultati e le idee calcistiche dell’allenatore ex Empoli stanno conquistando anche chi non tifa per i colori azzurri. Chi può gioire dei successi della formazione partenopea è lo stesso presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che grazie al lavoro dello staff tecnico ha visto schizzare verso l’alto anche il valore della propria rosa.
Addirittura c’è chi lo definisce, come si legge nell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, il re delle plusvalenze. Infatti se il club azzurro decidesse di privarsi ora dei calciatori che compongono lo zoccolo duro dello spogliatoio, la cifra da incassare sarebbe da capogiro. ADL è infatti abilissimo, insieme ai suoi uomini di mercato, ad andare alla ricerca di giovani talenti da valorizzare e poi rivendere incassando cifre elevatissime da reinvestire poi sul mercato. Il giochino è già noto alla tifoseria: basti ricordare i casi di Lavezzi e Cavani con il primo acquistato a 5 milioni e rivenduto a 30, mentre il secondo fu preso a 16 e ceduto a 63. Cessione, quest’ultima, che ha permesso al numero 1 del Napoli di portare all’ombra del Vesuvio Gonzalo Higuain, uno dei più forti centravanti al mondo per 40 milioni di euro. Il valore del cartellino del Pipita ora è raddoppiato, così come quelli di Mertens (passato da 9 a 15), Callejon (passato da 10 a 20) e Koulibaly (7-15). Senza dimenticare quel Lorenzo Insigne che, essendo un prodotto del vivaio, non è costato nulla alla società, e che oggi vale almeno 30 milioni di euro.
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