L’edizione odierna de Il Corriere dello Sport ricalca le orme della vita di Maurizio Sarri arrivando all’esperienza dell’allenatore azzurro con l’Hellas Verona, squadra contrapposta quest’oggi al suo Napoli. Sarri arrivò in gialloblu nel dicembre del 2007 per sostituire in panchina Davide Pellegrini, ma l’avventura non fu delle migliori. A portarlo a Verona fu Giovanni Galli, all’epoca ds di una società con alle spalle una situazione deficitaria come il rendimento della squadra. Il tecnico toscano venne, però, esonerato dopo 6 partite con 5 pesanti sconfitte ed un pareggio; al suo posto fu richiamato Pellegrini che al termine della stagione salvò l’Hellas.
Tra i protagonisti di quell’annata c’era anche Nicola Corrent, centrocampista con alle spalle anche un’esperienza con la maglia del Napoli. È proprio lui a parlare di quell’esperienza e di Maurizio Sarri: “Purtroppo è stato l’uomo giusto al momento sbagliato. Eravamo di fronte a un tecnico molto preparato che si è trovato a operare in condizioni problematiche. Con lui sarebbe stato forse possibile costruire qualcosa di positivo partendo da inizio stagione. Ma in quel momento serviva ben altro, bisognava gestire l’emergenza e non rimaneva certo il tempo di operare in profondità. Di fatto Sarri si è trovato sulle sue spalle ogni tipo di responsabilità in un momento in cui la situazione si era fatta insostenibile. Dal punto di vista personale ha doti non comuni e riesce sempre a trasmettere in ogni caso molta serenità.
A Verona ha lasciato un buon ricordo, è una persona signorile che sa farsi apprezzare in ogni momento. Ben diversa la situazione che Sarri ha trovato a Napoli, dove ha trovato la dimensione giusta per valorizzare il proprio lavoro. Ha a disposizione un gruppo di campioni in grado di recepire i suoi insegnamenti. A Napoli può far valere la propria esperienza e, soprattutto, la propria metodologia di lavoro”.
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