Reinan 6: Una domenica da spettatore per l’estremo difensore di Cordoba, mai realmente impegnato ad eccezione di qualche disimpegno in uscita alta.
Hysaj 7: Dalle sue parti giostra uno dei pericoli più insidiosi, latenti, dell’undici di Garcia, l’ormai recuperato Salah. Il Messi d’Egitto incappa suo malgrado nella morsa dal classe ’94 ex Empoli che non concede mai respiro all’ala giallorossa. Prezioso anche in fase offensiva, dove riesce a proporsi con costrutto negli spazi aperti dai sapienti movimenti di Callejon.
Albiol 6: Un brivido al quarto d’ora, senza gravose conseguenze. Limita il tridente avversario tenendo bene le fila della linea a quattro, una sola sbavatura in novanta minuti all’insegna della sicurezza, Bologna archiviata, per la soddisfazione di Sarri e del centrale madrileno.
Koulibaly 7,5: Nel novembre dell’anno scorso, proprio contro gli uomini di Garcia, la miglior gara in azzurro per il franco-senegalese ex Genk. Bissa il ricordo di quei sontuosi 90 minuti con una prestazione solida e concreta. Mai in reale apprensione al cospetto degli avanti avanti avversari, vero e proprio uomo ovunque a opporsi sul nascere a qualsiasi soluzione romanista nella trequarti partenopea. Perfetto nel leggere i movimenti, esplosivo come da copione in anticipo e marcatura, elegante in uscita lasciando spazio a giocate da incorniciare. Un vero spauracchio per Dzeko e compagni innescando duelli spesso al limite, il bosniaco rimedia una vistosa fasciatura al capo, ma sempre corretti.
Ghoulam 6: Il cuore della manovra azzurra è tutta sull’out mancino e l’esterno algerino si propone con continuità sovrapponendosi a Insigne. Molto bene la spinta, fluido il passo e rapido di gamba, difetta la precisione però nell’ultimo passaggio. In fase di non possesso limita con efficacia un avversario, Iago Falque, per nulla incontenibile.
Allan 6,5: A tu per tu con un centrocampo tutto piglio e assetto da battaglia, il confronto con il dinamico Nainggolan non lo vede di certo uscire a testa bassa. Dinamismo costante e una miriade di palloni recuperati, l’unico a non mollare di un centimetro a metà campo. Prova a non far mancare il suo apporto in fase offensiva – pregevole il pallone per Hamsik – ma alla distanza cala in preda ai crampi.
Jorginho 5,5: La mediana della Roma pressa a ritmi importanti, una prova del nove dalla quale l’italo-brasiliano non emerge con il piglio mostrato in questa prima fase della stagione. Non demerita in fase di filtro, dove riesce a farsi notare in maniera positiva. Quando c’è da costruire, dare il là all’impostazione, risulta però fin troppo macchinoso, mai in grado di prendere per mano il pallino del gioco e il fraseggio ne risente.
Hamsik 5,5: Primo tempo da ispiratore, dove cerca di dare il la a numerose azioni azzurre placandosi però troppo spesso nel limbo difettando talvolta nelle misure. Ci mette la personalità, è indubbio, ma resta tra quelli che son sospesi anche nella seconda frazione di gara dove spreca i due palloni del match ben imbeccato prima da Higuain e poi da Allan, che cominci a mancare un pizzico di lucidità?
Callejon 5,5: Il contributo dal punto di vista tattico è il solito, da lode, l’apporto a cui Sarri non rinuncerebbe neanche sotto imposizione. Preciso nei raddoppi, puntuale nelle chiusure preventive, capace di allargare e stringere il proprio raggio d’azione con tempi precisi. In avanti è però ancora troppo distante dal rendimento a cui ha abituato la platea azzurra nelle ultime due annate, quasi abulico nei primi 45′ di gioco, più vivo nella ripresa ma nulla di trascendentale.
(Dal 67′ Mertens 6: Giallo subitaneo causa proteste, ci mette il consueto spirito, guizzante e rapido nel cercare la profondità. L’ultimo a mollare la presa creando apprensioni alla retroguardia avversaria, da un suo spunto al fulmicotone l’ultima occasione azzurra poi non capitalizzata dal tap-in di El Kaddouri.)
Insigne 5,5: Per oltre un’ora dà spazio a giocate d’altissima fattura, giostrando a ritmi importanti su una fascia sinistra arata con qualità e quantità. Lascia sul posto l’amico/rivale Florenzi in continuo affanno in più occasioni, non riuscendo però a chiudere il cerchio nell’area di rigore avversaria. Alla distanza, però, si eclissa colpevolmente.
(Dall’87’ El Kaddouri sv: si lancia oltre l’ostacolo su una respinta sporca e centrale dell’estremo difensore avversario ma purtroppo non riesce ad inquadrare la porta, appuntamento con la gloria momentaneamente rimandato.)
Higuain 5,5: Poca gloria per il delantero azzurro nel big match contro la Roma. Serrata la guardia di Manolas e Rudiger, marcatura attenta e precisa dalla quale l’argentino non riesce a districarsi in maniera agevole. Manca di un soffio la palla giusta in un paio d’occasioni, una serata non in linea con il rendimento dell’argentino di Brest, ma che trova ampie giustificazioni nel risibile numero di palloni serviti.
Sarri 6: La provinciale al San Paolo è la squadra del suo collega, Rudi Garcia. Costantemente dietro la linea della palla, alla ricerca della ripartenza più propizia. Il Napoli per un tempo macina gioco e ritmo come da copione ma non riesce a capitalizzare e trovare il colpo decisivo, la stanchezza alla lunga influisce sul rendimento del gruppo nella seconda frazione di gara. Turnazione e mercato possono essere la chiave in più con cui dare il la ad un prosieguo di stagione avvincente, tecnico e dirigenza prendano appunti.
I commenti sono chiusi.