Il calcio talvolta è fatto di nostalgia e ricordi. Alcuni sfocati e lontani, altri ancora vividi. Così, quando l’urna di Nyon ha stabilito che Villarreal e Napoli si affronteranno ai sedicesimi di Europa League, anche i tifosi azzurri più giovani avranno viaggiato indietro con la mente. Neppure troppo lontano, perché in fondo queste due squadre si sono affrontate due volte nelle ultime cinque stagioni.
DELUSIONE – È accaduto nel 2011, proprio in Europa League, quando l’inesperta squadra di Mazzarri, che aveva passato il girone per il rotto della cuffia con una rete di Cavani nel recupero di Napoli-Steaua Bucarest, affrontava il sottomarino giallo nei sedicesimi della competizione continentale. Il risultato fu uno 0-0 al San Paolo seguito da una sconfitta per 2-1 al Madrigal. Un peccato, perché gli azzurri erano stati illusi da una rete di Hamsik (seguita dal crollo della balustra che ospitava i tifosi partenopei) e poi delusi dalla rimonta firmata Nilmar-Rossi. Proprio il capitano e Maggio sono gli unici superstiti di quella squadra appartenente a un vecchio retaggio. Sono passati quasi 5 anni, ma ad oggi sembrano molti di più.
RIVINCITA STORICA – Il Napoli non ha dovuto aspettare molto per prendersi una rivincita, meno di un anno a dire la verità. La cornice, poi, era anche migliore: gli azzurri si giocavano il passaggio agli ottavi di Champions League. All’andata Cavani e compagni avevano liquidato il sottomarino giallo per 2-0, ma al ritorno trovarono qualche difficoltà: un Villarreal restio ad arrendersi malgrado l’eliminazione sicura, un certo nervosismo e soprattutto l’espulsione di Mazzarri (il tecnico dirà in seguito di averla causata per dare una scossa alla squadra). Poi, la svolta: un sinistro potente e preciso dalla distanza di Inler seguito da un tap-in di Hamsik regalarono al Napoli il pass per gli ottavi di Champions. Un traguardo storico al termine di una delle partite più importanti dell’era De Laurentiis.
Altri tempi, sia chiaro. In questi anni il Napoli ne ha passate e viste tante, acquisendo una certa maturità anche in ambito europeo. Per Sarri sarà di certo un confronto intrigante, una sorta di sfida a migliorare i risultati del passato.
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Vittorio Perrone
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