Quella di domani tra Atalanta e Napoli non può essere una partita come le altre per Pierpaolo Marino. Il dirigente ha vissuto entrambe le realtà sotto differenti punti di vista, rimanendo però sempre legato a Bergamo e a Napoli. Marino ha rilasciato una lunga intervista a Il Roma. Ecco le sue parole.
Direttore, si affrontano due squadre alle quali è particolarmente legato… “Sì, l’Atalanta è una squadra che sento mia in quanto l’ho allestita personalmente. Del Napoli, invece, ho costruito le basi. Ho posto le fondamenta di questo progetto che sta andando avanti con ottimi risultati, anche se qualche annetto fa. Erano gli anni di trasferte come quelle di Gela, i napoletani non possono dimenticarli…”.
Che partita sarà quella di domani a Bergamo? “Mi attendo una sfida molto spettacolare. Reja non è più quell’allenatore che conoscono a Napoli, concentrato maggiormente sulla fase difensiva. Ora gioca in maniera più spregiudicata, con un 4-3-3 molto simile a quello del Napoli. Si affronteranno due squadre che giocano un buon calcio, quindi mi attendo una sfida molto veloce e spettacolare”.
A Bergamo ci sarà grande attesa per questa partita… “Sicuramente, ci sono alcune partite che i tifosi dell’Atalanta aspettano particolarmente. Quelle con Roma, Verona, Juventus e, ovviamente, con il Napoli. Ora hanno uno stadio rimodernato, con gli spalti più vicini al campo. Il Napoli troverà una vera bolgia ed il fattore campo sarà certamente importante. Poi storicamente la trasferta di Bergamo è sempre insidiosa per il Napoli. Nei due anni di Benitez, nei quali io ero all’Atalanta, abbiamo ottenuto una vittoria per 3-0 e un pareggio per 1-1”.
Il Napoli vuole ritornare alla vittoria dopo la sconfitta di Bologna e il pari interno con la Roma. Da cosa sono dipesi questi risultati? “Penso sia stato più un problema di testa che di gambe. In ogni caso la partita di Bergamo sarà un bel banco di prova perché l’Atalanta è una squadra che gioca con ritmi alti e lì si vedrà se il Napoli sta avendo un calo fisico oppure no. Certamente se dovesse sbagliare anche questa partita entrerebbe in una mini-crisi, venendo da un punto in due gare. La cosa grave è stata perdere a Bologna in quel modo perché il pareggio con la Roma poteva anche essere preventivabile”.
Al di là di queste ultime due gare che voto diamo al lavoro di Sarri? “Eccellente. Ha saputo rimodellare il modulo rispetto a Benitez rimettendo ogni pedina al proprio posto. Jorginho davanti alla difesa, Hamsik mezz’ala ed Insigne esterno nel 4-3-3. Poi Higuain si è riscoperto boa e grande finalizzatore, anche questo è un merito dell’allenatore. Con Benitez c’è una differenza come quella che c’è tra il giorno e la notte. Lo spagnolo ha ritardato di due anni la crescita del Napoli”.
Se lei fosse il Direttore Sportivo del Napoli come interverrebbe sul mercato?“Prenderei un jolly difensivo alla Rugani ed un centrocampista capace di giocare sia nel ruolo di Allan che di Hamsik. Rabiot sarebbe buono, così come André Gomes del Valencia. In ogni caso, credo fortemente che il Napoli lotti per lo scudetto insieme a Juve ed Inter”.
Crede che Lavezzi darà un dispiacere ai tifosi del Napoli nelle prossime finestre di mercato? “Non solo ai tifosi del Napoli, darà un dispiacere anche a me. Perché credo che tornerà in Italia e che se lo contendano Juventus e Inter”.
Quando rivedremo Pierpaolo Marino all’opera? “Ho avuto un paio di possibilità, una concreta e un’altra a livello di sondaggio. Quella concreta l’ho accantonata, ora sto aspettando, ma non ho fretta”.
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