Il forte attaccante del Napoli Josè Maria Callejon ha rilasciato una lunga intervista in esclusiva all’edizione odierna del Corriere dello Sport parlando di tantissimi temi tra presente e futuro azzurro. Ecco qualche stralcio raccolto da SpazioNapoli: “Abbiamo chiuso al meglio il 2015, la vittoria di Bergamo ci ha dato grandissimo entusiasmo e siamo molto felici di aver accorciato ancora la classifica. Giochiamo bene, divertiamo ed in campo ci divertiamo anche noi e credo non ci sia cosa più bella nel calcio. Agosto è ormai lontano ma non siamo mai stati realmente preoccupati che le cose non andassero bene: ci voleva tempo per ingranare, per conoscere Sarri ed il suo modo di vedere il calcio. Una volta che lo abbiamo capito al meglio, i risultati sono arrivati subito”.
QUESTIONE DI GOL. “Strano a dirsi, ma la mia stagione si può dividere in due parti. La prima, che riguarda il campionato, ancora a secco di gol. Eppure ci provo, fermato sempre dalla sfortuna così come successo a Bologna. Ma sono certo sia solo questione di tempo, arriverà magari nell’azione più imprevedibile. Poi l’Europa League e la Coppa Italia, dove sono incontenibile: nonostante in serie A per ora non abbia ancora segnato, ho già siglato la metà delle reti totali della scorsa stagione. Siamo tutti importanti in squadra e ci aiutiamo”.
IL BILANCIO. “Questi primi mesi della gestione Sarri sono stati fortemente positivi, ricevendo tantissimi attestati di stima anche in Europa. Il 2016 sarà importante ed impegnativo: la classifica di serie A è sempre più corta, abbiamo la Coppa Italia e dobbiamo giocare i sedicesimi d’Europa contro l’ostico Villarreal. Loro sono una squadra forte ma noi arriviamo dall’onda quasi perfetta della fase a gironi: nulla è scontato ma dovremo giocare due gare senza sbavature per passare il turno”.
IL CAMPIONATO. “Puntiamo a raggiungere traguardi importanti ma la concorrenza è spietata. Attenti alla Fiorentina, che vedo molto simile a noi e con la quale abbiamo trovato più difficoltà al San Paolo. Poi la Juventus, con la solita personalità, carattere ed una squadra di altissimo livello che sa come vincere. Infine Roma ed Inter, i primi con una grande rosa ed i secondi con il vantaggio di non giocare coppe europee”.
L’EUROPEO. “La Spagna è ricca di talenti ed ora credo sia difficilissimo convincere il ct per una convocazione. Io proseguo per la mia strada, dando tutto al Napoli. Poi vedremo cosa succederà. Il Belgio di Mertens? E’ una squadra fantastica, giovane e compatta. Difficile fare previsioni all’Europeo, può succedere di tutto”.
BENITEZ. “Lo sento ogni tanto, la stima è sempre reciproca e immutata. Madrid è un ambiente molto particolare, le pressioni sono tantissime ed i tifosi vogliono vincere sempre e comunque. Si pensa al calcio ogni giorno e non ti lasciano respirare. Ma il mister è molto bravo ed ha immense qualità che sta comunque palesando”.
GLI OBIETTIVI. “Dovessi scegliere tra tutto, vorrei sicuramente lo scudetto al Napoli. Manca da oltre vent’anni qui ed i tifosi lo sognano da tempo, sarebbe stupendo regalare loro questa gioia. Penso inoltre, che questa squadra abbia tutte le carte in regola per poter puntare in alto fino alla fine: la rosa è di qualità, una società forte con un progetto serio ed ambizioso, un ambiente unico. E dei giocatori che vogliono entrare nella storia azzurra. Non è detto che ci riusciremo perché ci sono avversarie competitive ma ci proveremo fino alla fine. Noi però, puntiamo a tutti gli obiettivi”.
NAPOLETANO DOC. “Ormai mi sento fortemente napoletano, ho tanti amici qui, amo la città, esco spesso e sento costantemente l’affetto dei tifosi. Parlo anche napoletano, ma meglio non scrivere cosa so dire”.
I LEADER. “Higuain è sicuramente il nostro giocatore più forte, senza dubbi. Inoltre, per noi è stato fondamentale anche il ritorno di Reina. Un vero punto di riferimento, il suo carattere fa la differenza in campo e nello spogliatoio”.