E’ un Maurizio Sarri attento ed arguto come al solito quello che lancia un messaggio diretto, in uno dei passi finali della conferenza stampa odierna appena conclusasi al centro sportivo di Castel Volturn. Parole decise e ferme rivolte alla città intera, che sogna di mantenere il primato, ma soprattutto alla sua squadra: lavorare a testa bassa e piedi per terra (LEGGI QUI). Il comandante resta in prima fila, davanti a tutti, fungendo da impeccabile parafulmine conscio delle difficoltà che può rappresentare la sfida di domani sera contro il Sassuolo di Eusebio Di Francesco.
IL DIKTAT. La voglia di volare del Napoli è quella di confermarsi, dopo la battuta d’arresto di Bologna in situazioni analoghe, in vetta alla classifica. Passo forse ultimo per consacrare la crescita della truppa azzurra: “Le pressioni esterne a noi non devono riguardare, non dobbiamo farci influenzare troppo né positivamente né negativamente. Solo domani capiremo se siamo realmente cresciuti e maturati”. La scossa dell’allenatore toscano arriva puntuale a tenere alta l’attenzione, come se non lo fosse già abbastanza: superare uno degli ultimi esami potrebbe attestare, definitivamente, le velleità partenopee verso i grandi obiettivi dando un segnale sempre più forte anche alle inseguitrici.
DOPPIO ESAME. Se da una parte, tuttavia, Sarri ‘bacchetta’ la sua creatura, dall’altra gli porge la carota, confermando i progressi tecnici e mentali di questo periodo: “Prevedevo che il mio Napoli sarebbe cresciuto ma non avevo la reale certezza dell’entità della forza, come ora non ho la certezza della nostra reale continuità e maturità”. Continuità e maturità quindi, per confermarsi tra le grandi e tenere il loro passo, dettando ritmi e tempi contro ogni inseguitrice, fino alla fine della stagione. Infine, da buon napoletano-toscano, il pizzico di scaramanzia che funge da chiosa alla conferenza: “Qualcosa penso ma non lo dico, è privato”. Sarri lancia il guanto di sfida al Sassuolo.
“La vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare” cantava Jovanotti: ben lo sanno Sarri ed il suo Napoli ma per il verdetto bisognerà aspettare domani sera.
Andrea Bugno
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