“Ad agosto vi chiedemmo sudore e gloria…ad oggi è stata mantenuta la parola”. Un obiettivo è stato già raggiunto e porta, più di tutti, la firma del solito Maurizio Sarri. I tifosi del Napoli, già da tempo tornati ad affollare gli spalti del San Paolo, rendono omaggio ad un gruppo fantastico che lo scorso maggio si guadagnò solo fischi e che ora, a gennaio, merita solo applausi. La sinergia ritrovata, come per dire che il Napoli ha qualcosa in più quando tutti i tifosi sono dalla stessa parte, verso i colori di una squadra che ha capito una cosa fondamentale: si gioca e si vince prima per la maglia che si indossa, poi vengono il nome, le soddisfazioni personali, l’individualismo. Tutta la piazza ha ricominciato a correre insieme alla sua squadra, insieme ai suoi leoni che, ad oggi, hanno guadagnato quarantaquattro punti e un primato più che meritato. Napoli torna a sognare, i tempi d’oro sono tornati. Anche per i tifosi, indiscussi protagonisti.
Il San Paolo è tornato ad essere l’uomo in più, il punto che fa la differenza e che rende il Napoli sempre più forte. I tifosi sono tornati e tutto ciò a prescindere dal primo posto in classifica perché, prima di tutto, si è ritrovato un legame che forse, negli scorsi anni, era venuto meno per altri motivi. Alla fine del campionato scorso c’erano tutti i motivi per contestare una squadra senza idee ed identità. Ma questa è tutt’altra storia, questa squadra è di un’altra pasta: ha personalità da vendere, ha qualità ma prima di tutto ha la testa, ha il cuore, ha la consapevolezza di andare in campo per una intera città sempre pronta a supportarla. Si rinnova, da settembre a gennaio, un patto he può essere sintetizzato nel celebre coro“Un giorno all’improvviso, mi innamorai di te…”, un grido d’amore spassionato, una poesia cantata senza badare al mormorio delle persone, senza badare a nulla ma con l’ingenuità di chi vive, irrazionalmente, incondizionatamente, il suo amore. Un amore platonico, un legame più forte di quello sanguigno, un legame che va al di là del semplice tifo e che abbraccia i concetti di appartenenza, identità, amore. Quel che va in scena ogni volta che gioca il Napoli, soprattutto in casa ma anche fuori, è un semplice atto di amore, incondizionato e senza interessi. Perché un calciatore guadagna tanto, un tifoso si arricchisce urlando, cantando, piangendo di gioia. Un obiettivo è stato centrato, senza ombra di dubbio: Napoli ed il Napoli viaggiano di nuovo sulle stesse lunghezze d’onda, sulla stessa strada. Uniti, perché uniti si vince e perché i grandi traguardi si raggiungono così, tutti insieme. Forse è questo il punto di svolta di una piazza che, dall’insoddisfazione degli anni precedenti, ha trovato sempre gli stimoli giusti per ripartire e godersi un Napoli destinato ancora a far parlare tanto di sé, in Italia e all’estero.
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