La stima di Sarri, certo, una considerazione mai nascosta. Ma lo spazio è poco e la voglia di essere protagonista inversamente proporzionale, enorme. Un limbo di incertezze per Omar El Kaddouri, dopo un’estate in prima linea, conquistando il proprio ruolo in maglia azzurra, ed un autunno da comprimario, agguantando ogni occasione concessa, soprattutto in Europa League.
Poco meno di 600 minuti nelle gambe, due reti e sei assist a referto, studiando nell’inedito ruolo da vice Callejon. Largo sulla destra, non solo spazio alle sue doti tecniche ed atletiche in avanti, necessario impegno ed accortezza nella doppia fase, un nuovo ruolo, una nuova sfida, ma spiragli di campo sempre più risicati dato il rendimento irrinunciabile del numero 7 di Motril.
E allora ecco rispuntare il Torino, la squadra in cui il marocchino nato a Bruxelles è esploso sotto i riflettori del calcio che conta, tra Italia ed Europa, e riecco il vecchio compagno Ciro Immobile, ritornato all’ombra della Mole per ritrovare la tenuta migliore dopo le esperienze per nulla edificanti a Dortmund e Siviglia. Secondo quanto riportato dall’edizione odierna de La Stampa, il centrocampista azzurro avrebbe contattato l’attaccante di Torre Annunziata per essere ragguagliato sul clima nello spogliatoio del tecnico Ventura. La stima di società e allenatore granata per El Kaddouri è una certezza, riscontrata in svariate occasioni, ed il classe ’92 starebbe ponderando un ritorno in Piemonte.
L’ostacolo è rappresentato, neanche a dirlo, dal patron Aurelio De Laurentiis, che sul giocatore non intende fare sconti, consapevole del valore e dei margini di crescita. Sempre secondo i colleghi del maggiore quotidiano torinese la chiave del suo collega, il presidente Cairo, potrebbe essere rappresentata da un’opzione su Nikola Maksimovic, obiettivo mai nascosto della dirigenza partenopea. El Kaddouri chiama, il Toro risponde, tra i dubbi di ADL.