Napoli e Villarreal domani pomeriggio si incontreranno per i sedicesimi di Europa League, per una sfida che si rinnova nel tempo ed a distanza di anni. Tra gli ultimi precedenti, quello del 17 febbraio 2011 al “San Paolo” nella stessa competizione: uno 0-0 che vide tra i protagonisti un emozionato Giuseppe Mascara, allora attaccante partenopeo, che realizzò il suo sogno di partecipare ad una competizione europea, per di più con la maglia azzurra. Il Roma lo ha intervistato oggi sulle sue colonne, tra ricordi, sensazioni ed un bilancio dei due team che si affronteranno domani in Spagna: “Giocare con il Napoli in Europa contro il Villarreal è stata un’emozione unica che porto dentro con tanto orgoglio. L’età non conta, l’importante è essere consapevoli dei propri errori e provarci sempre. Giocare in Europa, in una grande squadra, fu la prova evidente che il calcio è davvero imprevedibile”.
IL BILANCIO. “Le due squadre sono state rivoluzionate, sulla carta il Napoli ha qualcosa in più, è veramente forte, ma non sarà facile perché il Villarreal è un’ottima squadra in un buon momento di forma. La forza del Madrigal? Un tifoso non ha mai fatto gol. Al ritorno lo stadio era pieno, l’atmosfera era caldissima ma c’erano anche molti tifosi del Napoli, talmente tanti che al gol di Hamsik ce li ritrovammo in campo (ride, ndr). Accadde tutto in pochi minuti. Inizialmente non ce ne rendemmo conto, poi notammo decine di tifosi sul prato. L’importante è che nessuno si sia fatto male”.
IL KO. “L’eliminazione di allora però brucia ancora. Giocammo una delle partite più belle della stagione. Lottammo dall’inizio alla fine, ci provammo. Forse peccammo un po’ d’inesperienza perché in quel periodo si viveva sull’onda dell’entusiasmo e potevamo gestire meglio il vantaggio. Quando arrivi a traguardi importantissimi tutto può diventare piatto, spesso occorre cambiare. La nostra era una squadra “vecchiotta” ma con tanta esperienza, ora ci sono tanti giovani validi. De Laurentiis è stato bravo a stravolgere l’assetto migliorando la squadra”.
SU HAMSIK. “Marek è il perno di Napoli intesa come città, squadra e spogliatoio. È una persona eccezionale, sa farsi voler bene, è un esempio per tutti ed aver costruito il progetto attorno a lui
è stata una scelta intelligente”.
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