L’ex dg di Napoli e Juve, Luciano Moggi, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di ForzaJuve al termine del match tra Napoli e Villarreal, non lesinando critiche agli azzurri:
“Il Napoli che ho visto oggi potrebbe finire a 10 punti dalla Juve. La rimonta bianconera conferma che il Napoli cammina e non corre, perché si è fatto recuperare tantissimi punti. Se la Juve vincesse sarebbe straordinario, ma è innegabile la pochezza degli avversari.
I meriti di Allegri non si discutono, ma vanno riconosciuti anche i demeriti avversari. Basta vedere i risultati delle italiane in Europa. Io spero che la Juve faccia una grande partita, ma è evidente che l’Italia in Europa conta poco. Il problema sono tanti stranieri che vengono presi perché costano poco, ma poi non sanno fare bel gioco e tolgono il posto a giovani italiani. La Juve è diversa, cerca di fare un calcio diverso. Gli stranieri presi non sono di altissimo livello, vedete Morata. Dybala, Invece, grazie a Dio c’è. Non sarà Maradona, ma qui in mezzo fa la differenza.
Allegri all’inizio non era voluto da nessuno. Io dicevo di dargli fiducia. Allegri non è un allenatore straordinario, è stato bevo a gestire grandi squadre. Che poi sia un bravo allenatore impossibile discuterlo. La Juve ha cambiato gioco, se non segna Dybala è buio pesto.
L’anno scorso siamo stati fortunati in Europa, quest’anno no, colpa della partita col Siviglia. Il contesto della Juve, comunque, attualmente è fortunato. Contro il Napoli le parate le ha fatte Buffon, il gol decisivo è stato frutto di alcuni errori. La rimonta della Juve è partita dalla gara col Sassuolo, dove giocatori come Buffon, figli di un grande passato, hanno trasmesso il Dna Juve. Allegri rimane in bianconero“.
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