Sembrava un film già visto. Sabato 13, Simone Zaza al minuto ottantotto ammutolisce i tifosi azzurri. Giovedì diciotto, Bruno Soriano supera Reina e spezza una partita fino a quel momento in completo equilibrio. Un solo leitmotiv accomuna le due disfatte di Torino e Vila-Real: il risultato è in ambedue i casi bugiardo. Si, perché la storia sarebbe diversa se si fosse vista una squadra subire l’avversario; sarebbe diversa se il Napoli avesse deciso di giocare la partita per perderla, sarebbe diversa se gli azzurri fossero andati in campo per conquistare un punto. In tutti e due i casi non è andata così:a Torino contro la Juve e ieri contro il villarreal il Napoli ha giocato, come suo solito, trovando di fronte sì due buone squadre ma anche tanta, tanta sfortuna che ha impedito ai ragazzi di Sarri di gioire.
Non si sono viste, in questi due incontri, squadre superiori agli azzurri: semmai squadre ugualmente attrezzate e capaci entrambe di esprimere, ciascuna a suo modo, la propria idea di calcio. Non si sono viste due squadre che hanno surclassato gli azzurri, che li hanno sottomessi e dominati costringendoli alla resa. Il Napoli è squadra dura e si sa, il calcio di Sarri e totalizzante, veloce, rapido. Higuain e compagni lo interpretano alla perfezione ma in questa settimana qualcosa sembra essere andato storto e da questa seconda sconfitta si dovranno trovare, assolutamente, le motivazioni per ripartire. Senza perdere fiducia, senza far sorgere inutili dubbi sul potenziale di una squadra e di un gruppo che, fino ad ora, ha ben figurato, oltre ogni possibile immaginazione, sia in campionato sia in Europa. Insomma che non si parli di crisi e, anche senza volere scaramantici, i motivi per ricorrere agli scongiuri, almeno dopo la sfida del Madrigal, ci sono tutti. Un rigore nitido non concesso, un arbitraggio che definire buono sarebbe un eufemismo e tanti altri motivi. Nulla e compromesso però: quello di Vila-Real sembrava essere un film già visto e la partita si è conclusa con una sconfitta. Ma chi lotta in realtà non perde mai: il Napoli esce a testa alta, aspettando il ritorno e mettendo il Milan nel mirino. Perché la remuntada, la ripartenza, deve cominciar in campionato e in Europa e la squadra di Sarri, sicuramente, saprà essere anche più forte della sorte e rimettere le cose secondo il loro ordine naturale.
Gennaro Donnarumma
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