Tutto pronto per il big match di questa sera tra fiorentina e Napoli, con tre punti pesantissimi in palio e due squadre a caccia di un sogno. Il Roma questa mattina ha ripercorso la storia attuale delle due squadre ricche di intrecci e similitudine, passando prima di tutto tra l’amicizia dei due presidenti, De Laurentiis e Della Valle. Ecco quanto raccolto da SpazioNapoli.
DESTINO AZZURRO. “Sono passati ormai 12 anni, da quando il Napoli è stato rilevato da Aurelio De Laurentiis nel maggio del 2004. L’imprenditore romano ha prelevato la società costretta a ripartire dal campionato dell’allora Serie C1, per 31 milioni di euro, dandole il nome temporaneo di Napoli Soccer. Con ogni probabilità, la pagina meno gloriosa di una squadra che da anni provava e non sempre riusciva a rimanere a galla in Serie A. Da quel momento, è cominciato il lungo percorso che ha portato a dove si è adesso, a giocarsi uno scudetto. In tre anni, il Napoli è tornato nel massimo campionato e dall’inizio del decennio si è imposto tra le grandi del nostro campionato e ha vissuto serate eccezionali sotto i riflettori della Champions League”.
SINERGIE VIOLA. “Un percorso analogo, quello che ha visto nascere la nuova Fiorentina della famiglia Della Valle. Nell’agosto del 2002, la società fallita era stata costretta a ripartire dal campionato di Serie C2. Florentia Viola è stato il nome provvisorio della squadra, che fu protagonista della duplice promozione al termine di quella stagione, saltando dalla quarta serie alla Serie B. L’arrivo in Serie A fu turbolento, così come lo furono anche gli anni i successivi, tra il coinvolgimento in Calciopoli e l’estromissione dalle coppe europee”.
MONTELLA MANIA. Per concludere, l’idea del parco a tema Cinecittà World, situato a pochi chilometri da Roma. E da questa collaborazione l’ultimo intreccio, quello estivo che riguardava gli allenatori: l’idea del Napoli di prendere Montella dopo la rottura con i viola con Della Valle pronto a rinunciare alla clausola rescissoria per venire incontro alle necessità dell’amico, ma fu il tecnico a rinunciare al trasferimento. Stasera si sfideranno due squadre così simili ma diverse, che amano il bel calcio e con due grandi allenatori in panchina, Sarri e Sousa: il campo emetterà il suo verdetto m a vincere sarà sicuramente il calcio italiano.