Gianni Mura, giornalista di Repubblica nonché grande scrittore, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte durante la trasmissione “Marte Sport Live”. Queste le sue parole: “La lotta per lo scudetto è ancora tutta da decidere. Le ultime tre partite saranno abbastanza semplici sia per Napoli che per la Juventus. Il Napoli ha dalla sua il gioco e la Juventus la solidità? Verissimo, il Napoli ha il gioco migliore e un percorso molto rettilineo, perché ha conosciuto qualche piccola difficoltà all’inizio ma non ha avuto una crisi come la Juve a inizio campionato e la Roma in inverno. Tra le prime tre è quella che ha fatto il percorso più lineare, a volte pagando un po’ lo scotto di non segnare. Ma certamente il Napoli gioca un calcio migliore di quello della Juventus, poi che questo possa non bastare a vincere lo scudetto lo sappiamo da una vita”.
“La situazione del Palermo? Ormai siamo oltre il confine delle comiche, e per il Napoli ci sarà un clima non facile, visto che il Palermo rischia seriamente di andare in B se il Frosinone continua così, ma da un punto di vista di forza dell’avversario è una squadra completamente allo sbando e Novellino non può fare miracoli. È una squadra alla deriva, i giocatori pregano Iachini di restare. È vero che giocheranno col tifo a favore ma anche con la paura di sbagliare, quindi questo sarà un vantaggio per il Napoli”.
“Il contratto di Sarri in scadenza? Non credo che sia probabile né tantomeno gli convenga a Sarri andare via, ma poi per andare dove? Al Milan? Sarri non mi sembra il tipo che si muove esclusivamente per soldi, e al Milan trova una situazione da risanare, è una squadra da rifondare. Non è più come una volta che vai al Milan e trovi i campi fioriti. Quindi Sarri deve fare i conti su cosa lascia e cosa trova. Sarri cambiato rispetto all’anno scorso? Non lo trovo cambiato per niente, anche se ancora devo sentirlo dall’ultima intervista fattagli. Io credo non fosse così semplice il passaggio da Empoli al Napoli, per i tifosi che hanno gli azzurri, per gli stipendi dei calciatori del Napoli. E invece Sarri si è calato velocemente nella realtà nuova, e soprattutto una volta che ha trovato la squadra ha scelto quelli e fa giocare sempre quelli, e non come Mancini o Mihajlovic. Certo, questo può rappresentare una garanzia ma anche un rischio”.
“Trentatré goal da sinistra e cinque da sinistra? È del tutto casuale, non ideologico (ride ndr). È che a sinistra avendo spostato più avanti Insigne, può sfondare con tre tenaglie, ovvero Ghoulam, Insigne e Hamsik. A destra succede meno perché non c’è il terzo uomo: c’è Hysaj, che è una vittoria di Sarri portarlo a essere titolare nel Napoli, che spinge ma non sempre preciso nei cross, c’è Callejon che ha la tendenza ad accentrarsi, proprio perché il Napoli produce di più a sinistra”.